Rtv Capodistria sia istituzione comune CNI

La riunione a Palazzo Gravisi Buttorai è stata convocata dal deputato italiano al Parlamento di Lubiana, Felice Ziza

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Rtv Capodistria sia istituzione comune CNI
Foto Aia

Si è svolto oggi, mercoledì 19 febbraio presso Palazzo Gravisi Buttorai a Capodistria, un incontro tra i rappresentanti delle maggiori istituzioni della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia, convocato dal deputato italiano al Parlamento sloveno, Felice Ziza. L’obiettivo del tavolo di lavoro è stato e sarà nei prossimi incontri quello di dare seguito al Memorandum d’intesa trilaterale tra Italia, Croazia e Slovenia in merito alla tutela della minoranza italiana. Un documento che prevedeva la stipula di tre accordi bilaterali, finora concretizzatisi soltanto nell’intesa croato-italiana. Per questo, su iniziativa del deputato Ziza, si sta organizzando un incontro governativo tra Slovenia e Croazia, al fine di firmare un Trattato bilaterale tra i due Paesi.

Hanno partecipato alla riunione la Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana, rappresentata dal presidente Alberto Scheriani con Vita Valenti e Andrea Bartole, l’Unione Italiana con il presidente Maurizio Tremul e il presidente dell’Assemblea Paolo Demarin, il Consiglio della minoranza autoctona italiana della Regione istriana, con il presidente Ennio Forlani e il suo predecessore Gianclaudio Pellizzer, nonché il Consiglio della minoranza italiana della Regione litoraneo-montana, con il presidente Mauro Graziani. Assente invece Furio Radin, vicepresidente del Sabor croato e deputato della CNI della Croazia, a causa di altri importanti impegni.

Riunione a porte chiuse

L’incontro, svoltosi a porte chiuse, si è concluso con delle dichiarazioni comuni ai media. Il tema centrale, come riferito, è stato il Memorandum d’Intesa del 1992, che prevedeva accordi bilaterali tra Croazia e Italia, Italia e Slovenia e tra Slovenia e Croazia, basati sui trattati internazionali e sugli impegni dell’allora CSCE, attuale Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa OSCE. Felice Ziza ha confermato il consenso del Governo sloveno per preparare una proposta di Trattato bilaterale con la Croazia, con una bozza che sarà discussa in un futuro vertice governativo. Uno degli aspetti fondamentali di tale accordo riguarderebbe il futuro ruolo di Radio e TV Capodistria, che dovrebbe essere riconosciuta quale istituzione comune della CNI, conformandosi all’EDIT, al Centro di ricerche storiche di Rovigno e al Dramma italiano. Ciò aiuterebbe a contrastare i problemi riscontrati negli ultimi anni riferiti alla diffusione del segnale radiotelevisivo. Inoltre, la Radiotelevisione slovena ha fatto intendere di non essere disposta a finanziare attività al di fuori dei confini nazionali ancora per molto, complicando così la copertura delle attività delle emittenti italiane in Croazia, ma anche i servizi in Italia.

Il Trattato bilaterale tra Slovenia e Croazia, ha spiegato il parlamentare della CNI Ziza, riprenderà i contesti internazionali ed europei esistenti, inclusa la Convenzione quadro per la tutela delle minoranze e la Carta europea sulle lingue regionali e minoritarie. Alberto Scheriani ha sottolineato l’importanza dell’incontro: “Abbiamo messo sul tavolo le problematiche comuni della CNI sul territorio e iniziato un confronto sulle soluzioni. Questo è stato un primo incontro conoscitivo e ne seguiranno altri”. Ennio Forlani ha definito la riunione “molto costruttiva”, evidenziando come la Slovenia abbia finalmente aderito alla formalizzazione di un accordo per la tutela della CNI. “Vogliamo essere riconosciuti come rappresentanti autoctoni della Regione e parte essenziale di questo processo”, ha aggiunto. Mauro Graziani ha ricordato che il contesto storico e geopolitico è cambiato rispetto agli anni ‘90, con Slovenia e Croazia ora Stati indipendenti, membri dell’Unione europea e della NATO: “L’iter per i trattati sarà molto più breve rispetto a quello richiesto in passato a Italia e Croazia. Abbiamo iniziato un confronto e ci incontreremo nuovamente”.

La priorità dell’UI

Anche Maurizio Tremul ha ribadito la necessità di affrontare le problematiche e trovare soluzioni, con un focus su RTV Capodistria. “Pur aderendo alla formulazione dei due nuovi trattati, la priorità dell’Unione Italiana resta il tavolo tecnico italo-croato per garantire l’attuazione dell’Accordo Dini-Granić del 1996 sui diritti delle minoranze”, ha voluto però sottolineare. Felice Ziza ha concluso annunciando che “ora dobbiamo avere una riunione con il Ministero degli Esteri sloveno, dove concorderemo l’invio di una lettera al Governo croato per la stipula dell’accordo bilaterale”. “Quelle emerse ora”, ha aggiunto in riferimento al tavolo di lavoro, “sono soltanto alcune delle questioni abbozzate. Entro un mese dovremmo ritrovarci per proseguire la discussione”. Riguardo alla posizione croata, ha precisato che “il deputato CNI Furio Radin ha già parlato con il premier croato Andrej Plenković, il quale ha richiesto una lettera ufficiale dal Governo sloveno”. Il processo diplomatico sta quindi per essere avviato, con la prospettiva di rafforzare la tutela della minoranza italiana in Slovenia e Croazia.

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