Rtv Capodistria, black out in Croazia: è corsa contro il tempo

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Rtv Capodistria, black out in Croazia: è corsa contro il tempo
Il Comitato dei programmi in riunione. Foto AIA

Il mantenimento della presenza sul satellite in territorio croato, è stato il tema dominante della riunione del Comitato dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria. L’organismo ha preso atto del taglio delle risorse del Ministero degli Esteri italiano per le trasmissioni delle due emittenti. Le recenti decisioni del Comitato di coordinamento significano, di fatto, la scomparsa di TV Capodistria dagli schermi dei connazionali in Croazia a partire dal 19 novembre prossimo. Vi saranno difficoltà per la ricezione del segnale anche in Friuli Venezia Giulia, mettendo a rischio il ruolo transfrontaliero dell’Ente radiotelevisivo e soprattutto di istituzione molto importante per la Comunità Nazionale Italiana in tutto il territorio del suo insediamento storico.

Una possibile soluzione della delicata problematica è stata offerta dalla presidente di RTV Slovenia, Natalija Gorščak che ha ipotizzato la trasmissione dei programmi capodistriani sulla piattaforma satellitare dell’Ente nazionale. Ciò sarebbe possibile però soltanto dal marzo prossimo, con costi più contenuti, ma che vanno comunque coperti da fonti esterne. Per questo motivo il Comitato dei programmi sostiene una riunione in tempi brevi di tutte le istituzioni che possono contribuire a mantenere la visibilità di TV Capodistria e lo svolgimento della sua importante missione a favore della lingua e della cultura italiana su tutto il territorio dove vivono i connazionali.

Come rilevato dal presidente, Alberto Scheriani, bisogna lavorare per fare di Radio e TV Capodistria un’istituzione comune della CNI che goda del sostegno costante anche da parte di Zagabria, nonché una fonte di finanziamento certa da parte italiana. “In tal modo sarebbe concretizzata un’altra battaglia per l’unitarietà della CNI di cui tanto si parla”, ha rilevato ancora Scheriani.

Inizia ora la corsa contro il tempo, con iniziative incrociate, per evitare lo spegnimento di TV Capodistria sul satellite in novembre oppure di una sua rapida riaccensione su altre frequenze. L’iniezione di fiducia per le emittenti capodistriane deriva anche dai risultati registrati dai loro programmi, dal seguito sempre maggiore che hanno e dalla qualità riconosciuta delle trasmissioni informative, di approfondimento, di contatto, ma anche musicali e d’intrattenimento.

Il responsabile dei programmi italiani prodotti a Capodistria, David Runco, ha ringraziato le redazioni per l’impegno profuso quest’anno e per la realizzazione di tutti i programmi stabiliti dai piani operativi. La crisi finanziaria molto grave all’inizio dell’anno, la scarsità di risorse umane e tecniche ha frenato la produzione, ma non ha intaccato i suoi capitoli più importanti.

La redattrice responsabile dei programmi TV, Monika Bertok e Stefano Lusa, che ha sostituito alla riunione il redattore responsabile radiofonico Aljoša Curavić, hanno citato l’informazione nel suo complesso con riferimento alle elezioni in Croazia e a quelle Europee.

Rammarico per la mancata trasmissione delle Olimpiadi, che sono uno dei traguardi da raggiungere con le telecronache già nel 2026 delle Olimpiadi invernali. La Radio ha festeggiato il suo 75esimo anniversario dalla fondazione, incassando l’affetto di molti ascoltatori in Slovenia, Croazia e Italia e un riconoscimento dal Comune di Buie.

La qualità della produzione capodistriana è stata ribadita dalla Garante dei diritti dei telespettatori e ascoltatori, Marica Uršič Zupan, che ha riferito di lodi pervenute al suo ufficio e dell’apprezzamento riscosso dalla ritrasmissione sui canali nazionali (con sottotitoli in sloveno) del magazine “Istria e dintorni”.

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