Roma. Per la Comunità italiana autoctona ruolo di rilievo nei rapporti bilaterali

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Roma. Per la Comunità italiana autoctona ruolo di rilievo nei rapporti bilaterali

La Comunità nazionale italiana si è ritagliata un ruolo da protagonista durante la visita a Roma del premier croato Andrej Plenković, accompagnato per l’occasione dal vicepresidente del Sabor, Furio Radin, deputato della minoranza italiana.
Durante il pranzo di lavoro, svoltosi in un clima aperto e cordiale, con il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte sono stati trattati in particolare i temi europei e quelli bilaterali. Furio Radin ha colto l’occasione per invitare Giuseppe Conte, che dovrebbe recarsi nei mesi a venire a Zagabria, a fare visita alla Comunità nazionale italiana.
Conte farà visita alla CNI
E Conte ha accettato ben volentieri. “Ci vediamo presto da voi”, sono state le sue parole. Il deputato della CNI ha sottolineato in questo contesto che la minoranza è sempre molto onorata quando ha l’opportunità di ospitare le alte cariche dello Stato italiano. Nei discorsi ufficiali è stato rimarcato in particolare da Conte il fatto che la CNI è una Comunità autoctona ed è stato ribadito il contributo importante offerto ai rapporti tra i due Paesi dalla presenza delle minoranze, quella italiana in Croazia e quella croata in Italia.

Foto HINA

Un segnale tangibile
Plenković ha fatto presente che il fatto stesso che Furio Radin sia vicepresidente del Sabor è un segnale dell’importanza che le minoranze rivestono per la Croazia. E fra queste in particolare la CNI, anche come ponte nelle relazioni tra i due Paesi. Naturalmente pure il fatto che ad accompagnare il premier nella sua visita a Roma sia stato Furio Radin – come ammesso dallo stesso Plenković – è un segnale tangibile del rilievo che il governo di Zagabria attribuisce alle comunità nazionali e soprattutto in questo ambito alla CNI.
Il vicepresidente del Sabor ci ha dichiarato di essere molto soddisfatto, alla pari dello stesso Plenković, della visita a Roma. Il premier Conte, ha sottolineato Radin, è stato molto aperto nei nostri confronti. “Mi saluti i nostri connazionali in Croazia”, ha dichiarato, “con la promessa di venire a trovarli”.
Ringraziamenti a Roma e Zagabria
Il deputato della CNI ovviamente non ha mancato di ringraziare l’Italia per quanto fa a favore della minoranza italiana e di esprimere gratitudine anche al governo croato per il tangibile aumento dei fondi nella Finanziaria 2020 e per le aperture nei confronti dell’etnia.
Non è mancato neppure un accenno agli esuli. Furio Radin e Giuseppe Conte hanno ricordato d’essersi visti lo scorso 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo dell’esodo e delle foibe. In questo contesto anche l’Ambasciatore croato a Roma Jasen Mesić ha espresso apprezzamento per l’approccio e i toni di quella cerimonia. Particolarmente bene accetto è stato il discorso pronunciato allora dal Presidente Sergio Mattarella.
E tanto per tornare alle visite, potremmo aggiungere, chissà che la nave scuola Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina italiana, che finora in Croazia si è spinta soltanto fino a Spalato, un giorno non arrivi anche più a nord… Sarebbe anche quello davvero un bel segnale.
Incontro tra amici a Palazzo Chigi
E forse avverrà, perché l’incontro a Palazzo Chigi tra i due premier ha confermato gli ottimi rapporti tra i due Paesi. “Si è trattato di un incontro tra amici, tra primi ministri che si comprendono molto bene e che opereranno insieme nell’anno che verrà, che sarà molto importante per l’Europa e anche per la Croazia”, ha dichiarato Plenković alla conferenza stampa congiunta. In primo piano nell’incontro fra i due premier il Semestre di presidenza croato dell’UE e l’allargamento dell’Unione sulla cui importanza sono concordi entrambi i Paesi.
Oggi il vertice dell’INCE
Ieri pomeriggio il premier Plenković ha fatto visita all’Istituto pontificio croato di San Girolamo a Roma.
Oggi il primo ministro interverrà all’incontro nella capitale italiana per i trent’anni dell’Iniziativa centroeuropea assieme agli esponenti degli altri Stati membri.
Il Semestre di presidenza croata, intanto, s’avvicina. Come non ricordare in quest’ambito il fatto, di cui si è fatto cenno già all’utima sessione della Giunta UI con lo stanziamento di determinati fondi all’uopo, che il sito ufficiale della presidenza croata sarà tradotto anche in italiano. Quindi la lingua di Dante accanto a inglese, francese, tedesco.
Di seguito i link riguardanti le dichiarazioni alla stampa da parte dei due premier e l’incontro tra Plenković e Conte:
http://www.governo.it/it/articolo/conte-incontra-primo-ministro-della-repubblica-di-croazia/13621

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