Platak, Božinovič: «Bene la Polizia». E c’è un nuovo video

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Platak, Božinovič: «Bene la Polizia». E c’è un nuovo video
Il ministro degli Interni, Davor Bozinović. Foto: Jurica Galoic/PIXSELL

Dopo che vari esponenti politici dell’opposizione avevano richiesto chiarimenti in merito alla vicenda della rissa sul Platak al ministro degli Interni, Davor Božinović, quest’ultimo si è pronunciato dichiarando che “non c’è bisogno di mandare ispezioni nella Questura litoraneo-montana. Quest’ultima, infatti, è stata oggetto di forti critiche sia da parte del fronte politico, che mediatico, e in fin dei conti dell’opinione pubblica, e accusata di occultamento dei fatti. “Io non mando ispezioni, e non l’ha fatto neppure il capo della Polizia, perché non vedo motivo di fare una cosa del genere – così Božinović a margine di una visita a Ragusa (Dubrovnik) nell’ambito della Festa di San Biagio –. Quando parliamo di comunicazione con l’opinione pubblica, quando si tratta di casi di trasgressione e quiete e sicurezza pubblica, bisogna sapere che la Croazia registra quotidianamente attorno ai 200 reati penali e circa 1.000 casi di trasgressione. Immaginate se la cittadinanza venisse informata di ciascuno di essi. In quel caso, dovremmo avere un organico molto più ampio che effettuerebbe queste mansioni e le redazioni dovrebbero avere molti più giornalisti che coprirebbero tali notizie”. Il ministro ha aggiunto che si ricorre sempre a valutazioni su che cosa rendere pubblico e che questo è compito delle varie Questure, che sono autonome nelle rispettive decisioni. Alla domanda dei giornalisti se la Polizia ha tardato nel rendere pubblica la questione del Platak, Božinović ha risposto che la Questura litoraneo-montana “ha effettuato il proprio lavoro nel migliore dei modi, appurando e accertando la dinamica dei fatti, l’identità delle persone coinvolte, per poi informare l’opinione pubblica e la Procura di Stato. Se non avesse fatto il proprio lavoro, l’incartamento non sarebbe quello che è ora, contenente tutti gli elementi di cui parlo”. Il ministro di è soffermato pure sulla denuncia sporta nei confronti del ferito membro del Soccorso alpino, notizia poi smentita dalla Polizia. “Non so chi l’abbia detto – ha spiegato – e chi l’abbia poi smentito. Qualcuno ha detto qualcosa, e la Polizia lo ha poi smentito. È una procedura consueta”.

In relazione agli ulteriori accertamenti richiesti dalla Procura di Stato, ha detto che la Polizia era sotto pressione per il fatto che sin da subito non aveva qualificato la faccenda “in questo o quel modo”. “Se tutto fosse così semplice, la Procura avrebbe già deciso di riqualificare il caso, senza richiedere altre indagini”.

Intanto, danas.hr, il sito di Rtl tv, ha mandato in onda un nuovo video delle telecamere di sorveglianza sul Platak, in cui si può vedere come sia nato tutto il putiferio. Clicca qui e guarda il video.

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