Rissa sul Platak. la Città di Fiume: «Punire severamente gli aggressori»

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Rissa sul Platak. la Città di Fiume: «Punire severamente gli aggressori»
Il sindaco di Fiume, Marko Filipović. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“La nostra speranza è che la polizia punisca nel modo più severo possibile” le tre persone che hanno scatenato domenica 29 gennaio una rissa sul Platak e che hanno ferito altrettante persone, “mandando così un chiaro messaggio che comportamenti del genere non sono accettabili, soprattutto se vengono messe a repentaglio la vita e la salute di altre persone”. Anche la Città di Fiume ha deciso di reagire a quanto successo domenica scorsa nel centro sciistico alle spalle di Fiume, dove tre ragazzi tra i 20 e i 21 anni, esperti di arti marziali miste (Mma) hanno picchiato selvaggiamente un membro del Soccorso alpino (Hgss) e altre due persone, che sono finite in ospedale con ferite di vario genere. Nel frattempo le vittime sono state dimesse dall’ospedale, mentre gli aggressori sono stati lasciati liberi, denunciati soltanto per disturbo della quiete pubblica.

“Quello di domenica sul Platak, almeno da quanto letto sui media, non è soltanto una questione di disturbo della quiete pubblica, bensì si tratta di una violenza indescrivibile, al di fuori di ogni norma civile”, si legge ancora nella nota dei vertici cittadini.

“Essere suscettibili alla violenza e responsabili dal punto di vista sociale, reagire ed essere un cittadino che combatte la violenza, in questo caso si è dimostrata una mossa perdente. Perciò, gli aggressori devono essere puniti in modo esemplare, poiché soltanto in questo modo dimostreremo che non abbiamo sbagliato errore come società”, conclude il comunicato della Città.

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