
Abbazia ospita da ieri, giovedì 21 novembre, la due giorni dedicata alle Giornate del turismo croato 2024, il più grande incontro di operatori di categoria del Paese. Attraverso un ricco programma, le Giornate del turismo croato celebrano tradizionalmente l’anno turistico nella Repubblica di Croazia e, tramite conferenze specialistiche, workshop, presentazioni e incontri di lavoro, sintetizzano i successi turistici ed economici. Inoltre, affrontano temi attuali legati all’industria dell’ospitalità e presentano le potenzialità turistiche per un ulteriore sviluppo e un posizionamento più efficace del turismo croato. Quest’anno a fare da padrona di casa è proprio la Perla del Quarnero, che in questo modo celebra ulteriormente il suo 180º anniversario del turismo organizzato. Tanti i relatori che si sono dati appuntamento per discutere su temi riguardanti i vari fattori nel campo del turismo, dalla gastronomia al prezzo del gelato all’importanza dell’architettura.
“Spesso ci viene chiesto quando la Croazia diventerà una destinazione turistica visitata 365 giorni all’anno. Possiamo dire con orgoglio che il nostro Paese lo è diventato già, con risultati invidiabili. Per fare in modo che questi rimangano tali, dobbiamo effettuare dei cambiamenti e delle riforme. Dobbiamo mettere al centro del nostro operato la qualità di vita e tutto ciò di buono che il turismo può portare in una data destinazione. Dobbiamo fare in modo che la popolazione locale non sia contraria al turismo e non scenda in piazza per manifestare come sta accadendo in alcune città europee. Vogliamo adottare delle misure che non vadano a influire negativamente sulla vita delle persone e sull’importo delle spese, ma che assicurino una vita sostenibile e tranquilla. Il turismo deve fare in modo che le condizioni di vita della popolazione locale migliorino. Il Governo è sempre in contatto con le varie associazioni per quanto riguarda gli affittacamere e cerchiamo di trovare delle soluzioni. In alcuni campi siamo leggermente in disaccordo su come attuare queste misure, però ci troviamo d’accordo sul fatto che siano necessari dei cambiamenti a livello dell’intero settore turistico affinché non ci siano manifestazioni negative. L’iniziativa ,che prevedeva una protesta, ha richiesto questa settimana un incontro con il Ministero del Turismo e ci siamo accordati per risolvere eventuali problemi, perché l’obiettivo comune è tutelare tutti coloro i quali vivono di turismo”, ha dichiarato il ministro del Turismo e dello Sport, Tonči Glavina.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
Il 2025 sarà un nuovo anno di sfide
Il presidente dell’Ente per il turismo della Croazia, Kristjan Staničić, ha dichiarato che il 2025 sarà sicuramente un nuovo anno di sfide per il settore. “Le campagne promozionali per quanto riguarda le prenotazioni anticipate hanno già preso il via. Il fattore più importante per gli ospiti saranno sicuramente i prezzi, motivo per cui dobbiamo essere concorrenziali. La Croazia deve quindi continuare a essere una destinazione che offre servizi degni dei prezzi richiesti. Dato che l’interesse è sempre più presente nel periodo di bassa stagione, noi dobbiamo rafforzare il trasporto aereo. La concorrenza si sta già dando da fare con la promozione e il marketing, ma credo che abbiamo abbastanza sapere al riguardo e i 180 anni del turismo organizzato ad Abbazia ne sono la conferma. Per quanto concerne l’aumento dei prezzi, deve seguire anche un aumento di qualità e contenuti. In questo contesto invito tutti a tener di conto il fatto che quando il prezzo viene formato, deve seguire la qualità. Soltanto allora i turisti non avranno da ridire, perché otterranno un servizio valido per quello che hanno speso, dal prodotto all’infrastruttura”, ha detto Staničić.
L’importanza dei piatti autoctoni
L’evento inaugurale di ieri è stato anche un’occasione per parlare del Quarnero, che nel 2026 onorerà il titolo di Regione europea della gastronomia. “Siamo in primis molto soddisfatti che le Giornate del turismo croato siano state organizzate ad Abbazia nell’anno del 180º anniversario del turismo organizzato. Quest’anno ho il grande onore di presentare il Quarnero quale futura Regione europea della gastronomia, ma anche di prendere parte alla presentazione che verrà offerta da Patrick Torrent, presidente dell’Ente per il turismo della Catalogna, che è stata la prima Regione europea della gastronomia nel 2016 e che nel 2025 diventerà Regione mondiale. Questo prestigioso titolo ci permetterà di diventare più visibili e riconoscibili anche sulla scena gastronomica mondiale”, ha dichiarato Irena Peršić Živadinov, direttrice dell’Ente per il turismo del Quarnero. Uno dei partner del progetto “Quarnero Regione europea della gastronomia”, è la Facoltà di management nel turismo e nella ristorazione di Ica. Come spiegato da Dora Smolčić Jurdana, responsabile del dipartimento di turismo e marketing della Facoltà, scopo dell’ente è stato mostrare, attraverso delle ricerche, quanto questo titolo sia giustificato e partecipare attivamente a tutti gli eventi.
La popolazione locale al primo posto
Patrick Torrent ha confermato che il titolo è stato una grande opportunità per la Catalogna. “Con il titolo del 2016 e quello che onoreremo nel 2025, abbiamo ottenuto la possibilità di posizionare la gastronomia quale uno dei pilastri per far diventare la Catalogna un brand dal punto di vista della destinazione. Ci ha aiutati a creare un’identità e a fare in modo che la popolazione locale sia ancora più orgogliosa della propria gastronomia e della destinazione, motivo per cui le nuove linee guida nel campo del turismo prevedono che si tenga conto non soltanto degli ospiti, ma anche della popolazione locale. I visitatori, che diventano residenti temporanei, impareranno ad apprezzare la destinazione in modo più autentico. Per quanto riguarda la gastronomia, abbiamo messo al primo posto i produttori e il paesaggio, quindi una delle destinazioni più gettonate in Catalogna, ovvero il Mercato, e subito dopo i ristoranti, in cui abbiamo alcuni degli chef più famosi al mondo”, ha concluso Torrent.
A salutare i presenti sono stati anche il sindaco di Abbazia, Fernando Kirigin e il vicepresidente della Regione, Vojko Braut.
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