
A volte lo sport può fungere da apripista per l’apertura del dialogo là dove ci sono frizioni storiche, per favorire la tolleranza e perché no anche per la riscoperta e la valorizzazione della storia. Il calcio, la disciplina per antonomasia in quanto a popolarità nel mondo, può svolgere in questo contesto un ruolo ancor più importante. Questo principio, forse più che altrove, vale pure dalle nostre parti. Come non ricordare il Forza Fiume dei tifosi dell’Armada già all’inizio degli anni Novanta e il murale con la scritta in italiano “Soli contro tutti”. Perché non ricordare pertanto che il Rijeka ha presentato di recente le nuove tute con lo storico tricolore fiumano e la scritta Fiume. Forse non per niente l’ha fatto alla vigilia della partitissima con la squadra croata più blasonata, la Dinamo di Zagabria guidata dal campione del mondo Fabio Cannavaro.
Ebbene alla conferenza stampa in vista di quella partitissima, l’allenatore Radomir Đalović e il giocatore Stjepan Radeljić si sono presentati con le nuove tute del club impreziosite dai simboli storici della città. Sotto la scritta HNK Rijeka, sono apparsi decorati alcuni elementi chiave della storia cittadina: lo storico tricolore municipale e la scritta Fiume, “altro nome della nostra città”, come ha scritto il portale Rijeka Danas. Fatto questo tutt’altro che irrilevante.
Uno dei simboli più riconoscibili del capoluogo quarnerino è certamente la sua storica bandiera tricolore. Quella nata nel 1870 e di colore cremisi, oro e indaco, e con in mezzo la celebre aquila bicipite leopoldina. Un vessillo che simboleggia l’identità fiumana, il senso d’appartenenza, la storia e la cultura della città. Quel tricolore è stato più volte oggetto di dibattito politico nel corso della storia. Il Consiglio municipale di Fiume l’ha votato più volte come bandiera ufficiale della città, ma queste decisioni sono state ogni volta bloccate dal Ministero dell’Amministrazione con vacilli vari. In ogni caso con il voto del Consiglio municipale nel 2020, su proposta della Lista di Fiume, questo vessillo storico è stato dichiarato bandiera cerimoniale diventando così uno dei simboli riconosciuti dell’identità della città di San Vito. Ponendolo sulle sue nuove tute, assieme alla scritta Fiume il Club calcistico croato HNK Rijeka ha voluto sottolineare ulteriormente il legame della squadra con l’identità storica della città. E perché no, simboleggiare pure la continuità con le squadre di calcio che hanno segnato la storia sportiva del capoluogo quarnerino.
Lo ricordiamo proprio in occasione della Giornata internazionale della Lingua Madre dal 2000 celebrata ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale ed il poliglottismo. Non per niente, già in precedenza, l’Assemblea Generale aveva proclamato il 2008 come Anno Internazionale delle Lingue per promuovere l’unità nella diversità e la comprensione universale attraverso il poliglottismo e il multiculturalismo. E Fiume vuole essere proprio Porto delle diversità nella sua unità.
Tutte le azioni intraprese per promuovere la disseminazione delle lingue madri – e a Fiume l’italiano è storicamente madrelingua di tantissimi cittadini – serve non solo ad incoraggiare la diversità linguistica e l’istruzione multilingue, ma anche a sviluppare la piena consapevolezza delle tradizioni linguistiche e culturali attraverso il mondo e a stimolare la solidarietà, fondata sulla comprensione, la tolleranza ed il dialogo.
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