Rijeka Gateway. Può iniziare il conto alla rovescia (foto)

Dopo 69 giorni di navigazione sono giunte ieri mattina a Fiume le ultime due gru STS per il nuovo terminal container di Molo Zagabria

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Rijeka Gateway. Può iniziare il conto alla rovescia (foto)
Foto: Ivo Vidotto

Dopo aver percorso tutto l’Oceano Pacifico e poi quello Indiano, dopo aver doppiato Capo di Buona Speranza e risalito l’Atlantico fino allo Stretto di Gibilterra, raggiunto poi il canale di Sicilia e Otranto, risalito l’Adriatico, la Zhen Hua 32, con a bordo le ultime due gru STS per il terminal container Rijeka Gateway in Molo Zagabria, ha raggiunto ieri mattina Fiume, poco prima delle 9, dopo 69 giorni di navigazione ininterrotta, a una velocità variabile attorno ai 10 nodi, impiegando quattro giorni in meno rispetto alla Zhen Hua 29 che nell’ottobre scorso aveva portato a Fiume le prime due grandi gru da banchina.

La Zhen Hua 32 (numero IMO 9196814), battente bandiera cinese, è stata costruita nel 2000 negli stabilimenti Oshima di Saikai, città giapponese della prefettura di Nagasaki. È lunga 235 e larga 43 metri, ha 36.600 tonnellate di stazza lorda e 50.159 tonnellate di portata ed è specializzata nel trasporto di carichi ingombranti e particolari, come lo è certamente il trasporto di queste gru gigantesche. L’unità appartiene alla flotta della NYK Line di Tokyo ed è gestita dalla Hachiuma Steamship di Kobe, sempre in Giappone.

E come in quella circostanza, anche stavolta le due gru fiumane non erano sole… In ottobre a fare loro compagnia c’erano due “sorelle” che poi hanno raggiunto il porto di Gioia Tauro, mentre per quest’ultimo viaggio a bordo c’erano anche tra gru analoghe destinate al Baltic Hub Container Terminal di Danzica (Gdańsk), in Polonia.

Le «sorelle» di Danzica

Danzica fa parte dell’agglomerato urbano formato dalle città di Gdynia, Sopot e altre città suburbane, che insieme formano un’area metropolitana chiamata Tripla Città (Trójmiasto), con una popolazione di circa 750.000 abitanti. Posta alla confluenza del fiume Motława con la Vistola, è la sesta città più grande della Polonia, la più grande città portuale della Polonia. Il Baltic Hub (DCT Gdańsk) ha iniziato le sue operazioni il 1º giugno 2007, quando la prima nave portacontainer commerciale attraccò al Deepwater Container Terminal. Nei primi anni di attività, il terminal si specializzò nel servizio di navi feeder. Dal gennaio 2010, navi portacontainer con una capacità di 8.000 TEU provenienti dall’Estremo Oriente hanno fatto scalo a Danzica ogni settimana. La possibilità di un collegamento diretto con l’Asia ha contribuito allo sviluppo di quello che è uno dei terminal in più rapida crescita al mondo.

Il Baltic Hub, unico impianto di questo tipo nel Mar Baltico, è in grado di gestire navi portacontainer che trasportano oltre 24.000 container da 20 piedi (24.000 TEU). Una di queste è la MSC Gülsün, lunga quasi 400 metri. Con la costruzione della seconda banchina per container in acque profonde nel 2016, la capacità del Baltic Hub (DCT) è raddoppiata. Nel 2023, il terminal ha gestito 2.047.112 TEU, mentre nel 2024 ha raggiunto il record di 2.242.401 milioni di TEU, con un incremento di 191.588 TEU rispetto all’anno precedente, mentre si prepara ad accogliere le restanti tre gru STS – ora a Fiume – e a mettere in funzione il suo terminal T3.

Foto: Ivo Vidotto

Data da cerchiare

Ritorniamo ora alle due gru destinate al terminal fiumano. Quella di ieri è quindi una data da cerchiare sul calendario, perché viene completato il lotto di attrezzature del terminal di Molo Zagabria, che di per sé rappresenta uno dei più grandi investimenti in infrastrutture logistiche in Croazia, con un valore totale di 380 milioni di euro. Oltre a ridefinire il panorama urbano della città –con l’arrivo di queste ultime due gru il terminal sta assumendo quello che sarà il suo aspetto definitivo –, il completamento delle attrezzature significa che entro la fine dell’anno possiamo aspettarci l’avvio delle operazioni. L’intero lotto comprende quattro gru di banchina STS per il carico e lo scarico dei container tra la nave e la banchina operativa, 15 gru a portale con pneumatici in gomma – chiamate così per la loro forma a carro ponte e destinate alla movimentazione dei container –, due gru a portale su rotaie, 28 trattori terminali elettrici e 14 veicoli elettrici.

Le operazioni portuali dovrebbero iniziare con una capacità annuale di 650.000 TEU, per superare il milione di TEU nelle fasi successive. Le gru STS giunte a Fiume appartengono alla generazione super-postpanamax, ossia permettono il carico e lo scarico dei container dalle più grandi navi portacontainer di oggi, in tutta la loro altezza, larghezza e lunghezza. Con una profondità in banchina di circa 20 metri, Rijeka Gateway sarà in grado di accogliere le portacontainer più grandi del mondo e con un periodo di concessione di 50 anni, servirà da punto di ingresso dei traffici marittimi e intermodali per il Centro-Est Europa.

Foto: Roni Brmalj

In prospettiva un milione di TEU

Dopo la realizzazione dell’intero investimento, che prevede anche un ulteriore allungamento della banchina operativa, il terminal avrà una capacità complessiva di oltre un milione di TEU all’anno, conferendo a Fiume lo status di porto container più importante in questa parte d’Europa. Oltre al grande contributo economico, il terminal di Fiume sarà anche il più moderno dal punto di vista tecnologico in questa parte d’Europa, con un’enfasi particolare sulla sostenibilità e sulla riduzione al minimo dell’impatto sull’ambiente e sulla comunità locale.

“L’arrivo delle gru STS rappresenta per noi una svolta significativa nell’intero progetto di costruzione del terminal – ha dichiarato Peter Corfitsen, direttore generale della Rijeka Gateway –. L’intero team è orgoglioso del ritmo mantenuto finora, cosa non facile se si considera che l’intera operazione è molto complessa a causa di tutti i lavori necessari, ma anche per la tecnologia che è di altissimo livello. L’attrezzatura è quasi completamente elettrificata e controllata a distanza, dotata dei sistemi più moderni per ridurre il rumore, l’impatto luminoso e l’impatto generale sull’ambiente e sulla comunità locale. Vogliamo essere dei buoni vicini per i cittadini di Fiume e garantire un impatto positivo che vada oltre i grandi effetti economici che il progetto stesso porta”.

Oggi la presentazione

Oggi, assieme a Maja Borčić, direttrice commerciale della stessa e Denis Vukorepa, direttore della Port Authority di Fiume, ribadirà probabilmente quanto detto finora in occasione della presentazione dell’intero progetto, in programma al terminal, che in un futuro prossimo creerà direttamente 300 posti di lavoro, e indirettamente molti di più, poiché progetti come questo attraggono ulteriori investimenti nella produzione, nello stoccaggio e nelle strutture logistiche. La costruzione del terminal ha già coinvolto molte aziende locali e il contributo positivo all’economia di Fiume e dintorni, nonché all’economia nazionale, crescerà ulteriormente con l’avvio delle operazioni. Anche il contributo fiscale del terminal, che riporterà Fiume sulla mappa globale dei porti importanti e la Croazia sulla mappa dei centri logistici rilevanti per l’Europa orientale e centrale, è significativo.

L’operazione di scarico delle gru dovrebbe venir completata entro domani. Si tratta di un’operazione molto delicata, che richiede un’estrema precisione, nonché un perfetto coordinamento tra il personale che si trova a bordo della nave e quello che invece sta a terra. Le condizioni meteorologiche stanno per il momento facilitando il tutto.

Ricorderemo che Rijeka Gateway è un investimento congiunto della compagnia APM Terminals del Gruppo Maersk e dall’azienda ENNA Logic, società di autotrasporto del gruppo croato ENNA, che detiene il 49% delle quote. L’APM Terminals, è una società di gestione portuale con sede all’Aia, nei Paesi Bassi. Si tratta di un’azienda “figlia” della compagnia di navigazione danese Maersk’s Transport and Logistics, che gestisce il terminal e fornisce servizi integrati di trasporto merci e servizi interni. L’investimento è diviso in due fasi distinte. La prima fase include un investimento di 200 milioni di euro e sarà completata entro la fine del 2025, includendo la costruzione dell’infrastruttura di base del terminal, l’acquisizione delle gru container più moderne e l’istituzione del supporto logistico necessario. La seconda fase prevede un ulteriore investimento di 180 milioni di euro, che sarà realizzato nei prossimi 10 anni.

Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj
Foto: Roni Brmalj

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