
Il Rijeka ha concluso una stagione memorabile conquistando il doblete, la doppietta: dopo aver vinto il campionato domenica scorsa, ieri sera, giovedì 29 maggio, ha sollevato anche la Coppa Croazia, battendo il Slaven Belupo per 1-0 davanti a una Rujevica gremita.
Il patron Damir Mišković, ha commentato con entusiasmo e un pizzico di ironia: “È stato un po’ troppo, dovremo andare in riabilitazione per il fegato, ma va bene così. È sicuramente bello. La partita è stata molto, molto difficile, anche se tutti pensavamo che sarebbe stata facile. Lo Slaven Belupo ha giocato benissimo, noi ancora meglio e abbiamo vinto con un gol di scarto”.
Mišković ha sottolineato l’importanza di questo traguardo per la città di Fiume: “Penso che per questa città, per tutti noi, alcuni sottovalutano, ma realizzare l’abbinata campionato-coppa per ben due volte, vincere così tante Coppe… Non so nemmeno più quante, cinque più la Supercoppa e l’Europa League. Penso che per questa città e per il sottoscritto e la mia famiglia sia davvero un sogno e lo stiamo vivendo. Solo quando andrò in pensione vedrò quanto grande sia questo successo. Molti club più grandi in termini di città e tutto il resto sono stati dietro di noi in questi anni”.

Riflessioni sulla stagione e sul futuro
Il presidente ha riflettuto sulla stagione appena conclusa: “Non è stato facile vincere quest’anno. C’erano la Dinamo, l’Hajduk. Non solo, anche altri club più piccoli che ci hanno tolto punti. Il campionato è stato di altissimo livello. Alla fine siamo stati i migliori, non solo i più fortunati, ma i migliori. Abbiamo meritato di vincere il campionato. in finale di Coppa abbiamo mostrato la nostra forza, ancora una volta meritatamente. Nessuno ci ha regalato nulla dall’inizio del campionato fino ad ora e ne sono orgoglioso, così come di tutti i tifosi, non solo dell’Armada, ma di tutte le persone”.
Mišković ha anche commentato le dichiarazioni dell’allenatore Radomir Đalović, che ha sottolineato la necessità di rafforzare la squadra in vista della Champions League: “Non mi interessa parlare di questo adesso. Non è né il momento né il luogo. Quando sarà il momento, ci prepareremo sicuramente. Stiamo già lavorando su altri giocatori che arriveranno, ma tutto a suo tempo. Ora è tempo di amore, di vittoria”.
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