Revocata l’immunità parlamentare all’ex vicepremier Josip Dabro: va in carcere

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Revocata l’immunità parlamentare all’ex vicepremier Josip Dabro: va in carcere
Josip Dabro durante il dibattito sulla revoca del suo mandato parlmaentare. Foto Patrik Macek/PIXSELL

Il Sabor (il Parlamento di Zagabria) ha revocato oggi, mercoledì 26 febbraio, l’immunità al deputato del Movimento Patriottico (Domovinski pokret) Josip Dabro, su richiesta dell’Ufficio del Procuratore della Repubblica di Croazia (DORH), come proposto dalla Commissione mandataria e di Immunità del Parlamento (MIP).

La proposta di revoca dell’immunità per consentire l’avvio di un procedimento penale contro Dabro è stata approvata all’unanimità con 107 voti favorevoli. Tuttavia, la richiesta di revoca dell’immunità per consentire la detenzione preventiva e la custodia cautelare è stata adottata con 99 voti a favore e 7 contrari.

A votare contro sono stati i deputati del Movimento Patriottico, tra cui lo stesso Dabro. Il presidente del partito, Ivan Penava, non ha partecipato al voto, mentre parte dell’opposizione non è rientrata in aula dopo una pausa e non ha espresso il proprio voto.

L’assenza del deputato dell’HDZ Andre Krstulović Opara, attualmente in missione in Ucraina, ha reso necessario il supporto di alcuni parlamentari dell’SDP e dell’SDSS per garantire il quorum alla maggioranza.

Josip Dabro è stato arrestato nel pomeriggio nel villaggio di Otok, in Slavonia.

La revoca dell’immunità è stata richiesta dal DORH per consentire il procedimento penale nei confronti di Dabro, accusato di violazione dei diritti dei minori e possesso illegale di armi ed esplosivi. Secondo l’Ufficio del Procuratore della Repubblica, tra il 2020 e il 2024, Dabro avrebbe permesso al figlio minorenne di maneggiare e utilizzare armi da fuoco, inclusi una pistola, un fucile automatico e una bomba a mano, mettendone così a rischio la sicurezza. Inoltre, è accusato di aver detenuto illegalmente un fucile automatico di tipo militare, con il quale avrebbe esploso diversi colpi in un’area agricola non specificata, e di aver posseduto un ordigno esplosivo simile a una granata.

Per quanto riguarda la richiesta di detenzione preventiva, il DORH ha motivato la necessità della misura con il rischio che Dabro possa influenzare i testimoni o distruggere le prove. Ora che l’immunità è stata revocata, la decisione finale sulla custodia cautelare spetterà al giudice per le indagini preliminari.

In una dichiarazione ai giornalisti, Josip Dabro ha affermato di essere pronto ad affrontare la detenzione e ha annunciato che non rinuncerà al suo mandato parlamentare. “Josip Dabro oggi con un sorriso e soddisfazione va in custodia cautelare per risolvere questo problema”, ha dichiarato. “Chiedo che il giudice mi assegni la pena massima di detenzione, se così vogliono, ma il mio mandato non lo cedo a nessuno”, ha aggiunto.

Più di un mese fa, Dabro si era dimesso dalla carica di vicepremier e ministro dell’Agricoltura dopo la diffusione di un video che lo mostrava mentre sparava con una pistola dal sedile passeggero di un’auto. Successivamente, sono emerse ulteriori registrazioni in cui lo si vedeva sparare con un fucile d’assalto in un campo. Secondo indiscrezioni dei media, il DORH disporrebbe anche di filmati che mostrano Dabro mentre permette a un minore di sparare con una mitragliatrice.

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