
Da settembre il prezzo della revisione annuale dei veicoli dovrebbe aumentare in media del 15 p.c., ovvero di 10 euro. E mentre i proprietari delle vetture si lamentano, il Centro per i veicoli croati (Centar za vozila Hrvatske) ha rimarcato che le tariffe non sono cambiate da 10 anni. L’aumento dovrebbe contribuire alla sicurezza nel traffico e a migliorare le operazioni di controllo. Il Ministero degli interni sta sottoponendo a dibattito pubblico la decisione sull’aumento delle tariffe fino al primo settembre.
Preoccupa l’età delle vetture
Neppure gli imprenditori sono soddisfatti. “Non va bene per noi e siamo sempre meno competitivi, sia sul nostro mercato che su quello europeo, quindi è sempre più difficile per noi fare affari. Non abbiamo né sussidi né incentivi, dato che abbiamo un parco auto vecchio. In questo modo i trasportatori in Croazia cominceranno ad estinguersi”, ha dichiarato Zdravko Bubnić, presidente dell’Associazione dei trasportatori della città di Zagabria, come riferito dalla Radiotelevisione croata (HRT).
In Croazia il numero di immatricolazioni di veicoli nuovi e usati è in aumento ma preoccupa la loro età. Alla fine di giugno in Croazia erano 1.381.807 i veicoli di tutte le categorie con immatricolazione valida, di cui 1.019.155 erano autovetture. L’età media di tutti i veicoli è stata di 14,83 anni, quella delle autovetture di 13,35 anni.
Un rincaro non eccessivo
In Croazia ci sono 160 centri di revisione tecnica, la maggior parte dei quali sono di proprietà del Centro per i veicoli croati. Dal Centro hanno spiegato che l’aumento del prezzo di 15,4 punti percentuali non è eccessivo e che i fondi raccolti verranno investiti nell’acquisto di nuove attrezzature. “La variazione dei prezzi dei controlli tecnici e delle procedure di registrazione/immatricolazione è dovuta all’adeguamento alle tendenze inflazionistiche, a cui tutti abbiamo assistito di recente. A seconda della procedura di immatricolazione o del tipo di revisione, si tratta di una differenza di prezzo che va dai 2 ai 5 euro”, ha spiegato Tomislav Škreblin del Centro per i veicoli croati (Centar za vozila Hrvatske).
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