Registro della popolazione: «Uno strumento potente per le etnie»

Il Parlamento di Zagabria ha discusso in prima lettura il disegno di Legge grazie al quale dovrebbero passare alla storia gli appuntamenti decennali con i Censimenti

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Registro della popolazione: «Uno strumento potente per le etnie»

Il Parlamento di Zagabria ha discusso oggi, mercoledì 10 luglio, in prima lettura il disegno di Legge sul Registro della popolazione, grazie al quale dovrebbero passare alla storia gli appuntamenti ogni dieci anni con i Censimenti. Durante il dibattito al Sabor l’opposizione non ha contestato che l’istituzione del Registro centrale della popolazione sia in linea di principio una buona cosa, ma ha avvertito che la legge che lo regolamenta non fornisce risposte a una serie di domande, in particolare quelle riguardanti la protezione dei dati personali e il diritto alla privacy.

“Come intendete garantire che i dati personali dei cittadini, compresi quelli relativi all’appartenenza nazionale, religiosa e allo stato civile, non vengano utilizzati in modo improprio?”, ha chiesto Boška Ban Vlahek (SDP). La rappresentante del governo nel dibattito parlamentare sul disegno di legge, Tereza Rogić Lugarić ha spiegato che i dati nel Registro verranno utilizzati in base all’interesse precedentemente espresso: ogni utente dei dati dovrà specificare esattamente per quale scopo verranno utilizzati. “Non tutti gli utenti vedranno tutti i dati, ma solo quelli per i quali si saranno registrati in anticipo”, ha sottolineato la rappresentante del governo.

Nino Raspudić (gruppo degli indipendenti e Fokus) ha chiesto invece come il Ministero delle Finanze, cioè l’Amministrazione fiscale, che gestirà l’anagrafe, intenda risolvere i problemi che possono sorgere in relazione alla determinazione della convivenza. “Immaginiamo che uno stalker dichiari insistentemente di avere un’unione extraconiugale con un’altra persona (…) che poi riceve la notifica che un paziente ha detto qualcosa del genere, e a quella persona viene chiesto di fare una dichiarazione”, ha affermato il deputato, esigendo con forza che le disposizioni relative all’accertamento dell’esistenza di un’unione extraconiugale o di un’unione informale siano cancellate dalla legge fino alla seconda lettura. In alternativa, ha proposto che tali dati siano raccolti attraverso un modulo speciale all’interno del Registro che possa essere utilizzato solo dall’Ufficio statale di statistica e che nessun altro possa accedervi. Tereza Rogić Lugarić ha spiegato che il Registro centrale, la cui piena applicazione è prevista dal 1° giugno 2026, si compone di una parte generale e di una parte specifica. Nella prima parte l’inserimento dei dati avviene esclusivamente scaricando i dati in tempo reale dalla banca dati, nella parte specifica scaricando i dati dalla banca dati con cadenza trimestrale oppure raccogliendo i dati dalle persone a cui si riferiscono, sulla base di dichiarazioni rese volontariamente.

I cittadini potranno inserire nel Registro quattro gruppi di dati personali esclusivamente sulla base di dichiarazioni volontarie: sulle doppie di fatto, sulle convivenze informali, sulla religione e la lingua materna, sulla nazionalità e sui dati di contatto, ha affermato ancora Tereza Rogić Lugarić. Con l’istituzione del Registro centrale verrà meno la necessità di effettuare il Censimento della popolazione ogni dieci anni. “È positivo che i dati siano in un unico posto, che non ci siano traumi legati al Censimento della popolazione: la questione è però come verranno gestiti questi dati, ha avvertito Anka Mrak Taritaš (Glas).

Il testo della legge è scarno e non fornisce risposte a molte domande, ha affermato da parte sua Anja Šimpraga (SDSS), che ha chiesto come si farà a motivare le persone a firmare la dichiarazione sulla nazionalità, a convincerle a recarsi presso l’ufficio competente dell’Amministrazione fiscale, soprattutto nelle zone rurali dove è necessario percorrere chilometri per raggiungere gli uffici? La rappresentante del governo ha sottolineato, in questo contesto, che il Registro è uno “strumento estremamente potente” per le minoranze nazionali, perché la dichiarazione di appartenenza nazionale può essere presentata in qualsiasi momento.

I parlamentari dell’HDZ hanno lodato il fatto che con l’istituzione del Registro, il Censimento della popolazione passerà alla storia e hanno rilevato i vantaggi della nuova Anagrafe. “È importante disporre di dati aggiornati e non di dati vecchi di dieci anni, per poter creare strategie, piani e politiche diverse”, ha affermato Nataša Tramišak. “I cittadini, che spesso scoprono che manca qualche documento allo sportello, ora avranno tutto in un unico posto, questo farà risparmiare tempo e denaro, l’abuso delle prestazioni sociali sarà frenato e il denaro sarà distribuito in modo più efficiente a chi ne ha bisogno”, ha detto Nikola Mažar.

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