
Dopo la riconferma del presidente dell’AFIM (Associazione Fiumani Italiani nel Mondo), Franco Papetti, uno degli ultimi eventi del ricco programma del 61º Raduno dei fiumani in corso di svolgimento ancora oggi (2 novembre) a Fiume, è stata la convocazione a Palazzo Modello dell’Assemblea dell’AFIM in cui il neoeletto presidente ha presentato l’organico della dirigenza che rimarrà in carica fino al 2028. A farne parte saranno Andor Brakus (vicepresidente), Claudia Rabar, Claudia Matcovich, Diego Zandel, Melita Sciucca e nel ruolo di sostituti Massimiano Grohovac e Bruno Bontempo.
Franco Papetti ha specificato che si è cercato di ringiovanire l’organico il più possibile per dar modo di continuare l’operato negli anni futuri.
Nel prosieguo il presidente ha illustrato tutto il lavoro svolto negli ultimi tempi. “Sono oltremodo soddisfatto per tutte le attività portate avanti in questi ultimi anni grazie alla valente collaborazione con la Comunità degli Italiani di Fiume e dell’Unione Italiana e abbiamo raggiunto traguardi che neanche speravamo. Il nostro è stato un lavoro da innovatori e ci sono tante associazioni che sul nostro modello hanno predisposto il loro percorso lavorativo”.
Tra i programmi realizzati, come spiegato da Papetti, c’è la realizzazione della pubblicazioni di varie opere dei nostri scrittori e poeti. “Non siamo più esuli e rimasti, ma un corpo con due braccia, siamo fiumani di madrelingua italiana. Perciò è molto importante sostenerci a vicenda e promuovere la nostra cultura e il nostro intelletto”.
Tra le tante attività svolte, in particolare modo viene sottolineata l’importanza di aver incluso le scuole elementari e medie superiori della CNI. “Siamo fieri di aver instaurato anche un ottimo rapporto con il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Fiume con la consegna dei premi ‘Brazzoduro’ per le tesi di laurea riguardanti la fiumanità e gli scrittori fiumani. Un altro campo ‘giovane’ è quello delle borse di studio estive per l’Università per stranieri di Perugia. I corsisti che le hanno frequentate ci hanno ringraziato personalmente per aver sostenuto il loro percorso di studio”.
Il futuro prevede tanto lavoro. “Dai soli inizi, l’AFIM e la CI di Fiume, avevano un solo sogno, quello di riunirci e ora questo progetto si è realizzato. Ma non basta. Continueremo la stretta collaborazione a progetti comuni volti a unirci ancora di più. Speriamo vivamente in una più stretta collaborazione tra l’Unione Italiana e la FederEsuli con progetti concreti. L’anno prossimo presenteremo nuovi progetti agli organi competenti italiani in quanto il contratto di sostegno scade quest’anno. A disposizione ci saranno, speriamo, 2 milioni di euro di cui circa 100mila dovrebbero essere a disposizione della nostra Associazione e con cui si potrà fare molto”.
Dopo Fiume, l’AFIM terrà un convegno il 7 novembre all’Auditorium “Giuseppe Toniolo” di Pisa intitolato “L’Arcivescovo Ugo Camozzo e i preti fiumani a Pisa” in cui interverranno l’arcivescovo metropolita di Pisa, Sua Eccellenza, Giovanni Paolo Benotto, il presidente dell’AFIM, Franco Papetti e i relatori Pierluigi Guiducci, Marko Medved, Davide Zammattio, Severino Dianich e Rosanna Turcinovich Giuricin con moderatore lo scrittore Diego Zandel. Seguiranno le testimonianze dei parrocchiani e di quanti hanno conosciuto i preti fiumani di Pisa nonché l’inaugurazione della mostra dedicata all’incontro.





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