Province, tenere conto della specificità CNI

Žiža e Scheriani incontrano i sindaci dei quattro Comuni istriani

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Province, tenere conto della specificità CNI

Palazzo Gravisi, sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria, ha ospitato ieri l’incontro di lavoro sulla regionalizzazione che ha riunito i sindaci dei Comuni istriani e i rappresentanti della CNI, nello specifico il deputato al Parlamento sloveno, Felice Žiža e il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani, per definire una linea congiunta in materia. La costituzione delle Province è un tema avviato già una ventina d’anni fa, ma in questa fase si sta lavorando attivamente affinché la legge venga accolta quanto prima, secondo Žiža già entro l’anno in corso. A incontro ultimato, che si è tenuto a porte chiuse, il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan si è fatto portavoce a nome dei suoi colleghi, Đenio Zadković di Pirano, Danilo Markočič di Isola e Gregor Strmčnik di Ancarano, definendolo positivo. All’incontro sono stati esposti i punti che accomunano le quattro municipalità e lo status particolare del territorio di cui si dovrà tenere conto. Ha aggiunto che riguardo al modello presentato dal Consiglio di Stato si dovrà definire una formula particolare per i Comuni costieri. La presenza della CNI sul territorio fa presagire che si potrebbero aggiungere delle richieste di maggiore autonomia politica e finanziaria rispetto alle altre regioni della Slovenia. Su tale tema sono previsti ulteriori incontri e consultazioni a vari livelli nel prossimo periodo. Felice Žiža ha dichiarato che la procedura avviata dal Consiglio di Stato riguardo al dibattito pubblico sulla riforma regionale e l’istituzione delle province rappresenta un buon punto di partenza, ma con evidenti lacune in tema di Comunità Nazionale Italiana in Slovenia. Ne ha già dibattuto in merito con il presidente del Consiglio di Stato, Alojz Kovšca, che si è detto pronto ad accogliere ulteriori proposte, che stanno nascendo in accordo con la CAN costiera. Un punto di partenza è sicuramente quello di mantenere gli stessi diritti che ci sono a livello comunale, con una percentuale di consiglieri presenti nel futuro Consiglio e nei vari organismi. Nella proposta di legge mancano contenuti legati all’ambito scolastico, informativo e di altre attività, che sono di interesse primario per le attività della CNI. “Sono state formulate delle proposte concrete, ma al momento siamo soltanto nella fase iniziale per cui è fondamentale affrontare la tematica assieme ai quattro sindaci, che durante il primo incontro si sono trovati sulla stessa linea di pensiero”. Si è trattato comunque della prima riunione di lavoro e l’iter è ancora lungo siccome bisogna trovare dapprima l’approvazione a livello locale e poi ai vari livelli statali. Tra un mese è prevista un’altra riunione dopodiché sarà organizzato a Capodistria un incontro con il presidente del Consiglio di Stato, Kovšca per continuare la disamina anche assieme agli esperti che hanno preparato il disegno di legge sulle Province. Il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani ha ribadito che è importante fare delle proposte affinché già nella bozza di legge vengano introdotti i punti chiave fondamentali per la CNI derivanti dalla Costituzione e dalle altre leggi che regolano la vita del gruppo etnico sul territorio. Nel contesto va definito il ruolo essenziale per cui tra le proposte concrete è emersa la richiesta che all’interno della futura Provincia ci sia tra l’altro la rappresentatività della Comunità italiana basata sul 10 per cento dei consiglieri, un rappresentante in funzione di vicepresidente, l’istituzione della Commissione per le nazionalità, nonché un Ufficio per il bilinguismo.

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