Protesta dei tassisti a Zara contro gli autisti stranieri

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Protesta dei tassisti a Zara contro gli autisti stranieri
Foto Sime Zelic/PIXSELL

A Zara si è svolta oggi, martedì 18 marzo, una protesta dei tassisti, i quali hanno evidenziato diverse problematiche legate alla situazione attuale sul mercato. Tra le principali preoccupazioni espresse dai manifestanti vi sono la concorrenza sleale, l’elevato numero di conducenti attivi e la mancanza di una regolamentazione adeguata nel settore.

I tassisti chiedono l’implementazione di misure che, a loro avviso, potrebbero migliorare le condizioni di mercato. Tra le richieste principali figurano la regolamentazione dell’assunzione di lavoratori provenienti da Paesi terzi, l’introduzione di licenze provinciali valide esclusivamente all’interno di una singola provincia e la regolamentazione delle tariffe dei taxi per evitare una concorrenza eccessiva e garantire condizioni eque per tutti i conducenti. La protesta è stata riportata dalla Tv nazionale Hrt.

Il vicepresidente dell’Associazione dei tassisti di Zara, Ivan Bulat, ha sottolineato durante la manifestazione che, nonostante un incontro con il ministero competente avvenuto tre mesi e mezzo fa, molti problemi del settore taxi restano ancora irrisolti.

“Oggi ci concentriamo su tre aspetti fondamentali. Chiediamo la regolamentazione dell’assunzione di lavoratori stranieri. Non siamo contrari alla loro assunzione, ma vogliamo che vengano rispettati determinati requisiti: devono possedere almeno un livello B1 di conoscenza della lingua croata, sia parlata che scritta; devono presentare un certificato penale del loro Paese d’origine per dimostrare l’assenza di precedenti criminali; e devono essere in possesso di una patente di guida valida, sia internazionale che europea. Inoltre, invitiamo le istituzioni a indagare sulle scuole guida, poiché su vari siti online vengono offerti certificati per taxi senza alcuna effettiva formazione: basta pagare per ottenerli”, ha dichiarato Bulat.

I tassisti sperano che il governo prenda in considerazione le loro richieste e attui misure per garantire un mercato più equo e regolamentato.

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