«Prošek dalmata, una soluzione di compromesso»

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«Prošek dalmata, una soluzione di compromesso»

L’europarlamentare croato Tonino Picula continua a portare avanti la battaglia a sostegno del riconoscimento della menzione tradizionale Prošek. Dopo che la scorsa settimana aveva indirizzato al commissario europeo per l’agricoltura, Janusz Wojciechowski, una lettera nella quale lo metteva in guardia in merito “a un tentativo della forte industria vinicola italiana di sabotare gli sforzi della Croazia di tutelare un suo prodotto tradizionale autoctono”, illustrandogli le differenze tra il Prosecco italiano e il Prošek dalmata; ieri Picula è stato ricevuto dal rappresentante polacco in seno alla Commissione europea. “Ciò testimonia che esiste un interessamento”, ha commentato Picula, secondo il quale nel contenzioso italo-croato sulla vicenda Prosecco-Prošek “prevarrà la forza degli argomenti e dei gruppi di pressione”. Nel comunicato diramato da Picula è stato rilevato che il Prošek non è un prodotto nuovo, “bensì caratterizzato da una tradizione persino più lunga del Prosecco italiano”. Picula ha detto a a Wojciechowski che i produttori di vino croati sono pronti a un compromesso, ossia ad aggiungere alla denominazione del loro prodotto l’indicazione geografica (Prošek dalmata).

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