
In Croazia è stata formata una nuova organizzazione all’interno della Camera di Commercio Croata (HGK), denominata “Gruppo operatori di reti di ricarica per veicoli elettrici”. Questa iniziativa ha l’obiettivo di installare stazioni di ricarica per veicoli elettrici su tutte le principali strade del Paese, ogni 60 chilometri, entro il 2025. Questo progetto prevede un ciclo di investimenti di 200 milioni di euro.
Il Gruppo riunisce aziende che forniscono servizi di ricarica per veicoli elettrici, registrate presso l’Ufficio croato per la registrazione delle stazioni di ricarica e delle forniture di carburanti alternativi (CRO IDRO) del ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Il presidente del neoformato gruppo, Dino Novosel, ha sottolineato che questa iniziativa arriva in un momento cruciale per la Croazia, che ha obiettivi ambiziosi per la creazione di un’infrastruttura critica per la ricarica dei veicoli elettrici.
“Si tratta di un ciclo di investimenti di almeno 200 milioni di euro fino al 2030, derivante dal recente regolamento AFIR. Questo ciclo di investimenti contribuirà a raggiungere l’obiettivo di aumentare la quota di fonti rinnovabili nei trasporti dall’attuale livello del 3% ad almeno il 21%, come minimo obbligatorio. Il gruppo HGK lavorerà sistematicamente per rimuovere le barriere normative, tecniche e operative e per migliorare il clima d’investimenti in collaborazione con altri attori chiave nel Paese,” ha dichiarato Novosel.
Il regolamento sull’introduzione delle infrastrutture per i carburanti alternativi (AFIR) è entrato in vigore il 13 aprile di quest’anno, imponendo diverse responsabilità alla Croazia. Il regolamento sarà valido fino a quando la quota di veicoli elettrici nell’Ue non raggiungerà il 15%, il che per la Croazia significherà circa 200.000 veicoli immatricolati.
Queste misure sono essenziali per garantire una mobilità senza interruzioni dei veicoli elettrici in tutta Europa, promuovendo il passaggio a un sistema di trasporto più sostenibile, che è anche l’obiettivo principale del nuovo gruppo della Camera di Commercio.
L’AFIR obbliga gli Stati membri dell’Ue a garantire stazioni di ricarica per veicoli leggeri su tutte le principali strade ogni 60 chilometri entro il 2025. Lo stesso obbligo vale per i veicoli pesanti, ma con scadenza al 2030.
L’AFIR ha anche l’obiettivo di equipaggiare con stazioni di ricarica per veicoli elettrici leggeri almeno il 50% delle strade collegate al corridoio TEN-T entro la fine del 2027, e tutte le strade entro la fine del decennio.
Entro il 2030, sarà necessario garantire ulteriori 100-150 MW di collegamenti per soddisfare i requisiti del regolamento. Attualmente, in Croazia ci sono circa 20 MW.
Nel 2022, la quota di energie rinnovabili nei trasporti a livello Ue era del 9,6%, mentre in Croazia solo del 2,4%. L’Ue ha fissato un obiettivo del 29% per il 2030 con la Direttiva eE 2023/2413 sulla promozione dell’uso di energie rinnovabili.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.