Prodotti tipici istriani trilingui: la risposta del ministro dell’Agricoltura croato

0
Prodotti tipici istriani trilingui: la risposta del ministro dell’Agricoltura croato

Recentemente l’Unione Italiana si era rivolta al al premier sloveno Janez Janša e al suo omologo croato Andrej Plenković, con la richiesta di inserire la lingua italiana nell’etichettatura congiunta dei prodotti agroalimentari dei due Paesi, in modo tale che la metodologia di etichettatura trilingue – croato, sloveno e italiano – diventi regola. Alla sollecitazione dell’Unione Italiana ha risposto il direttore dell’Ufficio per la zootecnia e la qualità degli alimenti, Zdravko Barač, del Ministero dell’Agricoltura croato.
Nella sua comunicazione si rileva come nella Repubblica di Croazia la procedura per la protezione dei nomi di prodotti con marchio di qualità europea è regolata dal quadro legislativo europeo e nazionale croato. La procedura per la protezione dei marchi di qualità europei può venir avviata solamente da un gruppo di produttori di prodotti il cui nome si intende tutelare. La procedura di protezione viene svolta dapprima a livello nazionale, quindi il nome del prodotto viene protetto nel territorio croato, solo in seguito si passa alla procedura di registrazione del nome a livello dell’Unione europea, dopodiché il nome diventa protetto in tutti gli stati membri dell’Ue. Durante la procedura i produttori devono dimostrare che il nome del prodotto che desiderano proteggere è utilizzato come tale nel commercio e nel linguaggio quotidiano. Durante il procedimento è consentita la possibilità di presentare obiezioni alla richiesta di protezione del nome. I nomi dei prodotti protetti sono tutelati da qualsiasi forma d’uso improprio, imitazione e simili. Le denominazioni protette non vengono tradotte, ma sono utilizzate esattamente nella forma in cui sono registrate o iscritte nel registro delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni di origine controllata. L’eventuale procedura di modifica della denominazione può essere avviata dal gruppo che ha avviato la stessa procedura di protezione o da un altro gruppo di produttori che abbia un interesse legale.
L’Unione Italiana, in una nota, ringrazia il Ministero dell’Agricoltura per le ampie informazioni e le utili indicazioni fornite che consentiranno di proseguire con maggiore efficacia nel raggiungimento di un obiettivo fondamentale, ossia l’inserimento della lingua italiana, accanto al croato e allo sloveno, nel procedimento di tutela e di etichettatura congiunta dei prodotti tipici istriani. In questa azione sarà importante la condivisione e il sostegno delle preposte autorità governative croate e slovene nell’assicurare la piena attuazione dei rispettivi ordini costituzionali e legislativi in materia di tutela dell’italiano quale lingua ufficiale di ambedue i Paesi nei territori d’insediamento autoctono della Comunità Nazionale Italiana.
L’intendimento dell’Unione Italiana, inoltre, è teso ad affermare i valori del dialogo interculturale, del plurilinguismo e delle specificità identitarie plurali dell’Istria quale ricchezza e valore aggiunto nelle sue molteplici dimensioni etiche, culturali, sociali, economiche, conclude il comunicato dell’UI.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display