Presidenziali. Confronto infuocato in tv tra Milanović e Primorac:

Elezioni presidenziali: ballottaggio domenica 12 maggio

0
Presidenziali. Confronto infuocato in tv tra Milanović e Primorac:
La stretta di mano tra Milanović e Primorac negli studi HRT. Foto: Damir Sencar/HINA/POOL/PIXSELL

Il presidente uscente Zoran Milanović e il suo sfidante Dragan Primorac si sono confrontati ieri sera, martedì 7 gennaio, in un acceso dibattito televisivo sulla rete nazionale HRT. L’evento, unico confronto diretto prima del secondo turno delle elezioni presidenziali, previsto per il 12 gennaio, ha visto uno scontro verbale senza precedenti, segnato da accuse reciproche e toni aspri, lontani dalla compostezza del primo dibattito che aveva coinvolto tutti i candidati.

Durante oltre un’ora e mezza di trasmissione, i messaggi politici sono stati spesso soffocati da una pioggia di accuse e insulti reciproci. Milanović ha accusato Primorac di non aver superato l’esame di abilitazione medica in sei anni, di aver lasciato il Paese durante la guerra negli anni ‘90 e di essere l’ultimo comunista di Spalato, controllato dal primo ministro Andrej Plenković.

Primorac ha risposto accusando Milanović di aver diviso il Paese, di aver gestito malamente l’economia durante il suo mandato e di aver privatizzato l’esercito. “Vi presentate come un uomo forte, ma in realtà siete un codardo”, ha dichiarato Primorac, aggiungendo che l’unica qualità di Milanović è la paura.

Milanović ha risposto con il suo consueto stile pungente: “Se fossi coraggioso, sarei il presidente dell’universo, ma sono solo il presidente della Croazia. Lei non ha mai completato il dottorato in America, ma a Zagabria, e si è rifugiato all’estero durante il conflitto”.

Primorac ha replicato ricordando la sua carriera accademica e il coinvolgimento con premi Nobel, accusando Milanović di essere un “titino” e di aver indebitato il Paese al punto da poter costruire diversi ponti di Sabbioncelo (Pelješac) con quei fondi.

Il controllo del potere al centro del dibattito

Le accuse hanno coinvolto anche la politica estera e le relazioni personali. Milanović ha accusato Primorac di essere un “burattino” di Plenković, interessato solo alla spartizione del potere, e di avere legami con figure controverse come Milorad Dodik. Primorac ha risposto dicendo che Milanović è stato definito un violento e ha offeso donne e colleghi politici con appellativi dispregiativi.

Con oltre il 49% dei voti ottenuti al primo turno contro il 20% di Primorac, Milanović parte con un netto vantaggio. Tuttavia, il dibattito di ieri ha messo in luce il livello di tensione nella politica croata e ha polarizzato ulteriormente il confronto.

Mentre Milanović ha insistito sulla sua esperienza e sulla sua leadership, Primorac ha cercato di presentarsi come una figura di cambiamento, criticando duramente il passato politico del presidente uscente.

Il ballottaggio di domenica 12 gennaio sarà decisivo non solo per stabilire chi guiderà la Croazia, ma anche per definire il futuro del dibattito politico nel Paese.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display