Porto Etno: un minestrone di culture e minoranze

Tre giorni all’insegna della musica e della gastronomia

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Porto Etno: un minestrone di culture e minoranze

Manca davvero poco all’inizio della terza edizione di Porto Etno, il Festival internazionale della musica e della gastronomia, che quest’anno si presenta più ricco che mai. La manifestazione, che si svolgerà nell’ambito del progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020 (CEC 2020), si articolerà in tre giorni e in tre zone differenti del centro. Dal 6 all’8 settembre le piazze della 128ª Brigata e della Risoluzione fiumana, nonché i Mercati cittadini e il Teatro nazionale croato Ivan de Zajc faranno da cornice a tantissimi appuntamenti dedicati alla musica e alla gastronomia. Il ricco programma è stato presentato ieri dal sindaco Vojko Obersnel, dalla direttrice dell’azienda Rijeka 2020, Emina Višnić, dal leggendario chef Stevo Karapandža, dalla masterchef Srđana Jevtić, da Sanja Krmpotić, coordinatrice del programma Ri gastro dell’Ente per il turismo locale, da Zoran Majstorović, responsabile del programma musicale, e da Dalibor Maletić della Jadran hoteli.
Il punto forte della manifestazione sarà comunque la parte gastronomica durante la quale si presenteranno una ventina di minoranze che vivono a Fiume. “Nell’ambito del progetto CEC 2020 vengono promossi vari programmi e uno di questi è ‘La cucina delle diversità’ – ha spiegato Emina Višnić –. Anche quest’anno la città sarà inebriata da profumi e sapori dell’Istria e del Quarnero, ma anche di altre parti del mondo i cui abitanti vivono da anni nella nostra città”.
Più di 100 artisti
Ricco anche il programma musicale, che vedrà l’esibizione di artisti di casa nostra e internazionali. Saranno oltre 100 che si esibiranno nel corso del fine settimana. “Si partirà venerdì sera con i Wicked Dub Division & North East Ska Jazz Orchestra, seguiti dall’orchestra Boban Marković, conosciuta per aver collaborato con Goran Bregović ef Emir Kusturica, e quindi dal DJ Emir Fulurija. Sabato sarà la volta dell’orchestra Porto Etno, che suonerà con i Putokazi e con la violinista ceca Iva Bittova. Ci saranno poi gli Cinkuši, il gruppo turco BaBa ZuLa e quello francese Acid Arab. La parte musicale si concluderà domenica con l’EtnoRom (Ungheria) e il gruppo nostrano JeboTon”, ha detto Zoran Majstorović. Srđana Jevtić ha voluto ricordare che verranno offerti piatti preparati dai rappresentanti di 20 minoranze presenti a Fiume.
Sabato piatti italiani
Da ricordare che sabato nel cortile della SEI Dolac, con inizio alle ore 12, saranno di scena i Minicantanti della Comunità degli Italiani di Fiume, accompagnati dal coro Fioi come noi. Sempre per quanto riguarda la Comunità degli Italiani, alle ore 14 in piazza della 128.esima brigata, gli interessati avranno l’occasione di gustare piatti preparati dalle attiviste, come le lasagne, il risotto al radicchio rosso, l’orzotto con la zucca, gli gnocchi romani, la pasta caprese, bruschette, focacce, insalate e dolci di ogni tipo.
Le ricette «dimenticate»
Nel corso della giornata di venerdì verranno pure premiate le tre migliori ricette “dimenticate” tra le 50 che hanno aderito al concorso.
“A Fiume c’è davvero un minestrone di culture diverse e con quest’evento abbiamo voluto presentarle tutte nel migliore dei modi, ovvero tramite la gastronomia. Per ringraziare tutti i partecipanti che venerdì e sabato prepareranno le loro delizie, domenica mattina mi darò da fare personalmente, cucinando dinanzi al TNC Ivan de Zajc un minestrone miracoloso”, ha dichiarato la masterchef Srđana Jevtić.
Stevo Karapandža ha voluto sottolineare quanto sia importante la gastronomia nella presentazione di una nazione. “Ho girato il mondo in lungo e in largo e posso confermare che mangiando un piatto tipico si può capire la cultura e lo standard di un dato popolo. Motivo per il quale ho aderito, e aderirò, a iniziative valide come lo è appunto questa”.
A dare quel tocco in più ci penseranno poi i ristoratori fiumani, riuniti nella manifestazione Ri gastro, che fino all’8 settembre offriranno nei propri esercizi leccornie tipiche delle varie minoranze e della gastronomia mondiale.
Soddisfatto anche il sindaco Vojko Obersnel, il quale ha dichiarato, scherzando, che questo è finalmente un Festival come piace a lui. “Confermo già da ora che parteciperò attivamente agli assaggi. Questa manifestazione è una parte essenziale del progetto CEC 2020 che dimostra quanto Fiume sia davvero un porto di diversità. Per anni abbiamo avuto la rassegna delle minoranze. Questo invece è quello che potremmo definire un ‘upgrade’ di quella manifestazione”, ha concluso il sindaco.

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