Porto di Fiume. Il traffico merci in calo del 3 p.c.

Nel primo trimestre del 2020 registrata una flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso

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Porto di Fiume. Il traffico merci in calo del 3 p.c.

l primo trimestre del 2020 non ha portato buone notizie agli azionisti del Porto di Fiume (Luka Rijeka d.d.). Nei primi tre mesi di quest’anno nello scalo quarnerino sono state movimentate 1,05 milioni di tonnellate di merci. Il tre per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Gli introiti sono scesi a 40,6 milioni di kune (-7 p.c.), mentre le spese sono ammontate a 45,8 milioni di kune. Lo rivela l’ultimo rapporto consolidato infrannuale non sottoposto a revisione presentato in questi giorni dalla direzione del Porto.
Attraverso i terminal gestiti direttamente dal Porto nel periodo in oggetto sono transitate 355.655 tonnellate di merci, ossia il 28 p.c. in meno rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso. Il traffico di merci generali (199.396 tonnellate) ha subito una riduzione del 5 p.c. e quello delle merci alla rinfusa (156.259 tonnellate) è crollato del 45 p.c.
Il presidente del Porto di Fiume, Duško Grabovac, ha chiarito che il dato attinente alla manipolazione delle merci trasportate alla rinfusa è dovuto a una circostanza molto banale. Nei primi tre mesi del 2020 al terminal di Buccari (può accogliere unità che raggiungono le 75mila tonnellate di portata lorda), non era pianificato l’attracco di nessuna nave. Ad aprile nel “fiordo” quarnerino hanno fatto scalo due unità e almeno un’altra nave è attesa a Buccari nel corso di questo mese.

Il presidente del Porto di Fiume, Duško Grabovac. Foto Jurica Galoic/PIXSELL

Grabovac ha ricordato che il Porto di Fiume, sebbene abbia chiuso l’esercizio 2019 con una perdita di oltre 30 milioni di kune, l’anno scorso è riuscito a ridurre i costi nonché a incrementare sia gli introiti sia gli utili (EBITDA). Un risultato che consentirà alla società di continuare a finanziare come pianificato l’ammodernamento delle attrezzature portuali e i progetti connessi al Meccanismo per collegare l’Europa (CEF – Connective Europe facility). All’Assemblea straordinaria del Porto di Fiume in programma questo mese, gli azionisti saranno informati che la perdita accumulata l’anno scorso (30,8 milioni di kune, +2,8 p.c. rispetto all’anno precedente) ammonta ad oltre il 50 p.c. della capitalizzazione della società. Il management del Porto di Fiume ha puntualizzato che si tratta di una formalità di natura puramente contabile, connessa all’inizio dell’utilizzo degli standard contabili internazionali (IFRS 16).

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