Porto di Fiume, ampie prospettive di sviluppo

Business Breakfast della Camera di Commercio Italo-Croata

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Porto di Fiume, ampie prospettive di sviluppo
Foto Ivor Hreljanović

Fiume torna sempre di più al centro del commercio marittimo europeo, e lo fa grazie ai nuovi progetti portati avanti per rendere il porto tra i più competitivi non solo della regione, ma di tutto il continente. Con l’arrivo, lo scorso 16 gennaio, delle ultime due gru STS per il terminal container Rijeka Gateway in Molo Zagabria, e quindi il completamento delle attrezzature necessarie alla sua realizzazione, il progetto del terminal sta diventando sempre più concreto, e il porto si prepara a diventare uno dei più importanti dell’area per quanto riguarda l’arrivo e la gestione di container.

La Business Breakfast tenutasi martedì 25 marzo presso l’Hotel Zonar di Zagabria e organizzata dalla Camera di Commercio Italo-Croata è stata dedicata a come il terminal di Fiume possa aprire nuovi orizzonti per il commercio dell’Unione europea. Aljaž Kovač e Nenad Milošević – rispettivamente presidente del Consiglio di amministrazione e direttore delle vendite di Intereuropa – hanno illustrato come il terminal di Fiume stia diventando il terminal tecnologicamente più avanzato in questa parte d’Europa, favorendo il flusso delle merci, migliorando l’efficienza del trasporto marittimo e aprendo nuove opportunità per il commercio nell’Unione europea. Intereuropa – presente, oltre che in Croazia, anche in Slovenia, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Albania e Ucraina – è una delle principali aziende di logistica e trasporti in Europa, specializzata in soluzioni avanzate per la gestione della supply chain e dei terminal portuali.

Nenad Milošević, responsabile vendite di Intereuropa durante il Business Breakfast. Foto Camera di Commercio Italo-Croata

Una storia ricca e importante

L’evento è stato aperto da Andrea Perkov, direttrice della Camera di Commercio Italo-Croata, la quale ha ripercorso la storia del porto di Fiume. “Il porto di Fiume ha una storia veramente ricca – ha detto –, che si estende per più di 300 anni. È iniziato tutto nel 1719 con l’imperatore Carlo VI che dichiarò Fiume porto libero, segnando l’inizio del suo sviluppo. Più tardi, durante la monarchia austro-ungarica, il porto di Fiume diventò il principale polo commerciale per l’Ungheria, con significativi investimenti nelle infrastrutture, inclusa la ferrovia che lo connetteva a tutta l’Europa. Dopo l’indipendenza della Croazia, il porto è entrato in una nuova fase di sviluppo, come punto strategico per il commercio internazionale. Tappe importanti che hanno aperto a Fiume le porte per un futuro di continuo sviluppo e innovazione”.

“Al giorno d’oggi il porto sta attraversando un processo di ammodernamento e digitalizzazione, diventando un ingresso marittimo chiave per l’Europa Centrale, con un focus particolare sul traffico di container e sul trasporto intermodale. Grazie al suo continuo sviluppo, il porto rimane uno dei più importanti centri economici e logistici nell’Adriatico. Vale la pena menzionare anche alcuni nuovi e importanti investimenti nelle infrastrutture e nella modernizzazione, come lo sviluppo dello Zagreb Deep Sea Container Terminal; l’ampliamento della capacità del porto e degli spazi di stoccaggio e gli investimenti nelle tecnologie sostenibili e nella riduzione delle emissioni di CO2, in linea con gli standard ambientali europei – ha proseguito Perkov –. Con questi progressi, il porto di Fiume sta diventando uno dei porti più moderni nella regione, assicurando un trasporto di merci veloce, efficiente e sostenibile dal punto di vista ambientale in Europa e nel resto del mondo.” Intereuropa sta prendendo parte a questo processo che interessa Fiume e il suo porto, contribuendo allo sviluppo, ma senza perdere di vista la tutela ambientale: come è stato ricordato, infatti, l’azienda sta investendo sull’utilizzo di pannelli solari e sul trasporto elettrico e su ferrovia”.

Un progetto di rilievo

Presente all’appuntamento anche Iva Palmieri, Console generale d’Italia a Fiume. “Vediamo il terminal di Fiume al momento ancora come un lavoro in corso, come un progetto che deve ancora trovare la propria strada – ha affermato Palmieri –, ma è evidente che è in notevole sviluppo, come tutta la città al momento. Il progetto sembrerebbe destinato ad accrescere il livello di importanza della città nella regione, sia attraverso tutti i lavori infrastrutturali in realizzazione, sia attraverso i lavori di potenziamento del terminal e del porto in generale; questo indubbiamente contribuisce in modo positivo all’economia della regione.”

Il progetto creerà inevitabilmente nuovi posti di lavoro, direttamente e indirettamente, in vari settori. Tuttavia, ci sarà anche un impatto importante per gli abitanti della città.
“In questo momento i cittadini di Fiume stanno assistendo alla crescita e al cambiamento della città – ha evidenziato Palmieri –. Credo che siano già preparati all’impatto del progetto, anche se questo inciderà sulla vita di tutti i giorni della cittadinanza, ma credo che siano già proiettati nella dimensione della crescita e dell’ampliamento.”

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