Ponte di Veglia. La notte dei sogni (video)

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Ponte di Veglia. La notte dei sogni (video)

L’ultimo automobilista a pagare il pedaggio (35 kune) per poter attraversare il ponte di Veglia è stato il conducente di una Mazda targata RI FIUME O. Un automobilista giunto appositamente con l’intenzione di portarsi a casa lo storico tagliando, per incorniciarlo ed affiggerlo sul muro. A vendergli il biglietto è stata la signora Senada Mekanović, che con 31 anni di anzianità di servizio è la veterana dei dipendenti dei caselli di Črišnjeva. “In tutta sincerità avrei preferito rimanermene tranquilla a casa, ma il destino ha voluto che questa sera coincidesse con il mio turno di guardia”, ha rivelato la nostra interlocutrice, sorridendo e rivolgendo un emblematico sguardo in direzione di Siniša Rubčić, sovraintendente di turno del personale ai caselli. 


Una volta transitata la Mazda entrata nella storia dell’iconico ponte, vero e proprio landmark del Quarnero, ai caselli si sono ammassati i biker giunti dall’hinterland di Fiume e dall’isola di Veglia per entrare nella storia nella veste dei primi a transitare gratuitamente attraverso il ponte (nel loro caso il pedaggio prima di essere abolito ammontava a 21 kune). Ma i centauri non sono stati i soli a celebrare. Ai bordi della strada d’accesso al ponte di Veglia ieri sera si sono radunate alcune centinaia di persone che alla mezanotte hanno brindato stappando bottiglie di vino e spumante vegliota. Della folla festante facevano parte anche numerose autorità e rappresentanti delle unità di autogoverno, ad iniziare dal sindaco di Veglia, Darijo Vasilić, e dal vicesindaco di Fiume, Nikola Ivaniš, rispettivamente presidente e presidente onorario dell’Alleanza litoraneo montana (PGS). Uno dei partiti politici che più ostinatamente ha insistito affinché il pagamento del pedaggio venisse abolito. “Al Sabor l’emendamento teso a ottenere questo risultato è stato presentato nel 2001. Da allora sono trascorsi 19 anni, ma finalmente il giorno tanto atteso è arrivato. Il pedaggio è solo un ricordo”, ha esultato Vasilić. “Per noi – ha proseguito – che viviamo sull’isola di Veglia questo significa tantissimo. Posso dare anche ragione a chi sostiene che a luglio e ad agosto di ospiti ne abbiamo persino troppi, ma il problema sono gli altri dieci mesi dell’anno, quando ne abbiamo tropo pochi. Siamo convinti che ora le cose muteranno e che potremmo iniziare a pianificare un futuro ancora più prospero per la nostra isola”. Vasilić ha detto di non temere che l’abolizione del pedaggio possa influire negativamente sulla dinamica connessa ai lavori di manutenzione dell’imponente infrastruttura. Nel luglio del 1980, quando venne inaugurato (i lavori iniziarono nel 1976) il ponte di Veglia era il più grande ponte con archi in calcestruzzo. Quello maggiore, che collega la terraferma all’isola di San Marco, è lungo 390 metri, ossia 416 metri se si considera anche la porzione sommersa. Il ponte di Veglia mantenne il suo primato fino al 1997 quando fu superato per dimensioni dal Wanxian Bridge (Cina), il cui arco raggiunge una lunghezza di 420 metri.

“Sono consapevole che qualcuno teme che l’abolizione del pedaggio possa influire negativamente sulla dinamica di manutenzione del ponte, ma personalmente reputo che si tratti di ansie infondate. Come avviene nel caso di tutti gli altri ponti in Croazia che non sono inclusi nella rete autostradale, anche qui gli interventi saranno finanziati dalle Hrvatske Ceste, che attingeranno le risorse dagli introiti derivati dalle accise sul prezzo dei carburanti e da una parte delle imposte versate annualmente dagli automobilisti per poter circolare su strada con le rispettive vetture”, ha concluso Vasilić, brindando subito dopo con un calice di spumante uscito dalla cantina vinicola Gospoja di Verbenico (Vrbnik). Un gesto, questo, che ha voluto rappresentare l’ennesimo omaggio a Franjo Toljanić, il noto produttore di vino, ristoratore ed albergatore scomparso prematuramente esattamente un mese fa.

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