Mercoledì 28 luglio è stato collegato l’ultimo segmento del ponte di Sabbioncello (Pelješac) nel corso di una cerimonia a cui ha preso parte il premier Plenković, accompagnato da diversi ministri. Ora è iniziata l’ultima fase di lavori, che prevede la conclusione delle strade d’accesso e l’asfaltatura della struttura. L’inaugurazione, secondo i piani, è prevista per la metà del 2022. Nell’attesa è scattato il totonome. A dare il via alla scelta del nome per il ponte è stato Ante Gotovina, il generale prima condannato e poi assolto per crimini di guerra dal Tribunale penale internazionale per i crimini commessi durante gli eventi bellici della prima metà degli anni ’90. “Libertas”, è questo il nome suggerito da Gotovina, il quale ha poi spiegato la sua scelta: “Finalmente la parte meridionale della Croazia è stata collegata con il resto del Paese grazie al ponte di Sabbioncello. Vorrei che si chiamasse ‘Libertas’, come si legge sul gonfalone di Ragusa (Dubrovnik). Libertà, perché il ponte rappresenta la libertà per il popolo croato”.
Tra le altre proposte che sono state avanzate in questi giorni, molti vorrebbero che la struttura fosse intitolata a Oliver Dragojević, il famoso cantante dalmata scomparso tre anni fa. Poi è stata proposto il nome di Fausto Veranzio (Faust Vrančić), letterato, filosofo, storico dalmata, nonché vescovo cattolico. Ma la maggior parte delle persone, come suggeriscono i sondaggi organizzati da diversi siti croati, vorrebbero che la struttura sia semplicemente il “Ponte di Sabbioncello”.
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