Poliziotto in Croazia, militare in Serbia

Avviato il procedimento disciplinare nei confronti di un agente ventunenne di Tovarnik

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Poliziotto in Croazia, militare in Serbia

È stato avviato un procedimento disciplinare per grave inadempimento dei doveri d’ufficio nei confronti dell’agente di Polizia di 21 anni che il 7 novembre scorso era stato rimosso dal servizio per aver risposto alla chiamata dell’Esercito della Serbia senza informare il suo superiore. I servizi di Polizia erano a conoscenza del fatto ancor prima del rientro in Croazia del giovane poliziotto, in servizio presso la stazione di Polizia di Tovarnik (al confine croato-serbo). L’agente (resosi protagonista di un caso senza precedenti) aveva la doppia cittadinanza e si era messo in contatto con i rappresentanti dell’Esercito serbo ritirando la cartolina precetto per l’iscrizione nel registro militare della Repubblica di Serbia. Le forze dell’ordine fanno presente a questo proposito che per essere assunti nelle file della Polizia è d’obbligo avere la cittadinanza croata, mentre la nazionalità non rappresenta una condizione, in quanto ciò sarebbe in contrasto con le disposizioni di legge che vietano ogni forma di discriminazione. Una persona in possesso della doppia cittadinanza, invece, può essere assunta dal Ministero dell’Interno se sono soddisfatte tutte le altre condizioni previste dalla legge.

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