Pola. Alloggi: campus o… bancarotta

Settembre è il mese nel quale gli iscritti alle Università vanno alla ricerca di soluzioni abitative durante l’anno accademico. Coloro che saranno ospitati nella Casa dello studente possono cantare vittoria, le alternative costano di più e dipendono dalla stagione turistica

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Pola. Alloggi: campus o… bancarotta
Davanti al vecchio-nuovo Padiglione 1. Foto: scpu.hr

Una casa dello studente, tre padiglioni residenziali e 384 posti alloggio: è questa la considerevole capienza del Campus studentesco in funzione dell’Ateneo Juraj Dobrila di Pola che ha appena concluso il bando per l’ottenimento di una sistemazione. Risultato? Tutto esaurito. Pienone assoluto. Manco un letto è rimasto disponibile a comprova che l’investimento in padiglioni supportato dal lauto contributo europeo a fondo perduto ha avuto eccome la sua ragione d’essere, soprattutto come risultato della moltiplicazione dei corsi di laurea in nuove aree di formazione accademica. Nientemeno che 598 domande d’assegnazione di un posto letto piovute all’indirizzo del Servizio studenti e oltre 200 rimaste disattese hanno indotto a credere che la logistica polese non basta ancora, tanto è l’interesse manifestato da parte di richiedenti provenienti in parte dall’Istria settentrionale, dalla Regione litoraneo-montana, dalla Slavonia e da altre Regioni della Croazia, con ciò che, quest’anno, il diritto alla sistemazione è stato conquistato soprattutto da candidati delle regioni slavoni. Quel che ora preme sapere all’esercito di inquilini che saranno di… stanza al Campus polese è se l’anno accademico riserverà loro un aumento dei costi di permanenza e ristorazione. La crisi energetica che si fa sempre più minacciosa e lo spauracchio dei rincari, rafforzati anche dalla manovra d’introduzione dell’euro, non lascerebbero troppo spazio all’ottimismo.

I prezzi reggono
La direttrice del Centro studentesco, Sanda Rojnić Sinković, intanto, rivela che in questi giorni si sta decidendo proprio dei prezzi di soggiorno da applicare nell’anno accademico 2022/2023. “Non ci dovrebbero essere rincari. Si è propensi a mantenere una media di circa 700 kune per le rette mensili comprensive delle spese d’utenza, ridotte ulteriormente per gli studenti con requisiti economici insufficienti. Siamo coscienti già in partenza che non riusciremo a coprire tanto facilmente le spese di gestione – consumi energetici, retribuzioni del personale, manutenzione, pulizie – e che pertanto si rischia l’insostenibilità economica. Malgrado ciò, pur non essendo possibile una copertura dei consumi con il tariffario attuale, per ora non siamo propensi ad aumentare le rette. Sarà così finché non saremo messi proprio con le spalle al muro da una situazione più drastica, a meno che lo Stato non decida di aumentare le sovvenzioni per parare i colpi che la crisi energetica infliggerà sicuramente anche alle case degli studenti”.
Bisogno di luce, riscaldamento, smaltimento dei rifiuti e altro ancora servirà ai 136 inquilini del “vecchio” Padiglione 1, costruito nell’ambito delle strutture ospedaliere recuperate (ex otorinolarigoiatria), altrettanto dovrà venire assicurato per altri 248 studenti che, con il 1.mo ottobre, sono pronti a prendere sistemazione nei Padiglioni 2 e 3 nuovi di zecca. La sottoscrizione di un contratto d’alloggio alla Casa dello studente per l’anno accademico 2022/2023, comprensivo dei costi di residenza e utenza, non rappresenta una garanzia di costo fisso, tuttavia si conta che l’eventuale differenza di spesa potrebbe venire coperta dallo Stato, mediante sovvenzioni che potrebbero venire erogate per aiutare gli studenti a coprire i costi di frequenza universitaria.

Un albergo a cinque stelle? No, una magnifica Casa per lo studente.
Foto: scpu.hr

Autunno e inverno, tante incognite
Autunno e inverno con tante incognite davanti anche per gli Atenei dunque, con ciò che chi avrà il privilegio di abitare alla Casa dello studente, potrà in ogni caso considerarsi fortunato. Quanto costa studiare a Pola, oggi, in condizioni di subaffitto privato? Le rette d’affitto vanno da 1.200 a 1.500 kune pro capite, dipendentemente da dove è ubicato l’alloggio, mentre i monolocali sono ancora più “preziosi” e a tanto si devono sommare le spese d’utenza che solitamente si pagano a parte. La sistemazione in privato a Pola, quindi, comporta nel contempo un grosso svantaggio: prima di entrare in un appartamento, nel 90 per cento dei casi, bisogna attendere che escano anche gli ultimi turisti. Poi, giacché i turisti tornano alla carica in giugno, si deve uscire anche a maggio per dare loro spazio proprio alla vigilia della sessione estiva d’esami…

Costi proibitivi
Considerazioni del genere non sono campate in aria, ma trovano lampante conferma nelle pagine ufficiali del Centro studenti della Juraj Dobrila, che riportano una lista lunghissima di offerte date da affittacamere privati. Vediamo. In zona Parco della Marina – Palazzine per un alloggio da 80 metri quadrati si propone una camera singola per 1.500 kune e una doppia per 2.200 kune più spese d’utenza per un massimo di 3 o 5 inquilini che possono entrare a partire dal 1.mo ottobre 2022, mentre devono uscire il 30 giugno 2023, vale a dire esattamente in pieno termine di svolgimento delle prove d’esame. Peggio ancora in pieno centrocittà. Un annuncio recita: alloggio in zona mercati da 53 metri quadri per 4 persone in affitto a 150 euro più spese di regia (in detto caso non si esprime il costo in kune). Periodo d’alloggio dal 1.mo ottobre e tutti fuori dal 1.mo giugno, quando manco sono finite le lezioni dell’anno accademico… A questo punto, poco giova il fatto di vedere indicati nell’annuncio il lusso di avere Internet e wifi gratuito, la TV, la lavatrice, il divano ad angolo in soggiorno, la cucina attrezzata che comunque dovrebbero essere requisiti garantiti. Il colmo dei colmi si legge nel caso di un’offerta da 22 metri quadrati di garconniere in offerta per 300 euro a Bagnole. Ben lontano dalla sede universitaria. Già è disponibile per la sistemazione. L’uscita? Obbligatoria entro il 1.mo maggio, ad occhio e croce a metà semestre… Gonzo chi ci sta a siffatte condizioni. Spostandosi in zona Nuova Veruda, che è periferia cittadina non esageratamente lontana, ecco una sistemazione da 55 metri quadrati per due giovani desiderosi di studiare e condividere la spesa di locazione pari a 2.800 kune più bollette per consumi di luce e acqua. Il contratto d’affitto scade ovviamente il 1.mo giugno.

Un salotto musicale per gli studenti del “Dobrila”.
Foto: scpu.hr

Un affitto per sei
Stando così le cose, certe proposte per studenti potrebbero equivalere a una vincita alla lotteria. Vedi l’alloggio da 118 metri quadrati, nuovo di zecca, in affitto per tutto l’anno a 6.400 kune al mese. Si accettano fino a 6 studenti che non verranno sbattuti fuori d’estate e potranno godere di diversi vantaggi: camere con balconcino, servizi igienici plurimi con doppi lavandini, zona open space da 65 metri quadrati, ciascuna stanza dotata di aria condizionata, elettrodomestici di classe A++ e A+++, Internet, smart TV, Max TV, Netflix e illuminazione smart automatica… L’unico inconveniente è quello del dover essere necessariamente in 6 subinquilini per poter condividere più facilmente i costi d’affitto e utenza, nonché dover ricorrere al trasporto urbano. Meglio così che accettare la proposta di uno che mette in locazione un microscopico alloggio da 22 metri quadrati in centrocittà per 300 euro (utenze comprese), a 300 metri dal Campus per il solo semestre invernale. L’ambiente va abbandonato il 15 aprile, e si arriva al colmo dei colmi. Vediamo Montegrande: alloggio da 90 metri quadrati proposto per 4.500 kune, fino al 15 giugno. E nel rione di Stoia? Ecco 55 metri quadrati per 3mila kune più regie per due studenti non fumatori, senza specifica in merito alla scadenza dell’affitto.

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