“Sento molto odore di futuro. Qua ci sono persone che riescono a immaginare e poi a creare delle soluzioni connotate da un aspetto innovativo e mirate a facilitare, nei loro vari ambiti, la produzione o l’utilizzo di determinati servizi. Siamo di fronte a qualcosa di molto prezioso, che non è un unicum italiano, ma dove c’è anche l’Italia dove siamo in prima linea per facilitare e sostenere la partecipazione alle opportunità di crescita. Questo evento, ossia l’incontro tra startup e potenziali investitori è l’ideale per affermarsi e continuare a crescere e permette sia a loro che a noi stessi di migliorare”, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Lubiana, Giuseppe Cavagna, il quale si è detto molto contento di essere alla Podim e dell’intera iniziativa portata avanti dall’ICE.
Podim è una delle principali conferenze tecnologiche e per startup in Europa, in corso di svolgimento a Maribor, in Slovenia. L’evento è un punto di incontro per startup, investitori e dirigenti aziendali e offre opportunità di networking, workshop, keynote speech e competizioni di pitching. È stato avviato il 13 maggio e si concluderà coinvolgendo oltre 200 startup coinvolte in incontri preorganizzati tra partecipanti. In questo contesto l’ICE – Agenzia (ITA) gioca un ruolo significativo. Questo ente pubblico italiano si occupa di facilitare il processo di internazionalizzazione delel imprese italiane, con l’obiettivo di mettere in collegamento il sistema imprenditoriale italiano, soprattutto le PMI, con controparti estere. Durante Podim, ICE supporta la partecipazione di startup e imprese italiane, facilitando connessioni strategiche e partnership internazionali.
Il ruolo dell’ICE
Come ci ha spiegato il direttore dell’ICE, Giacomo Ricciotti, all’edizione di quest’anno partecipano 14 aziende, di cui 12 startup, che hanno aderito tramite bando pubblico gestito dall’ICE. “I campi d’interesse sono vari e vanno dal mondo della medicina, ai prodotti per il consumatore, passano per servizi tecnologici e la cybersecurity e saranno sicuramente in grado di interessare l’ampio pubblico che c’è sempre qui. Lo scopo principale della Podim è infatti quello di connettere le startup con gli investitori, gli imprenditori e le aziende, facendo rete e creando immediatamente collaborazioni commerciali che vadano a beneficio comune. Mentre in questa sede si parla di tecnologia e di sviluppo c’è un intero altro edificio dedicato agli incontri b2b, dove ci sono colloqui costanti per individuare il modo migliore di collaborare. ICE ha contribuito invitando tre rappresentanti di società di investimento potenzialmente interessate, due austriache e una croata”, ha affermato Ricciotti.
L’ambasciatore Cavagna si è poi soffermato ulteriormente sui rapporti tra Italia e Slovenia, che ha definito ottimi nell’ottica di una collaborazione a 360 gradi. “La Slovenia è un Paese che investe molto in innovazione e punta giustamente su questo aspetto di produzioni non intensive, bensì smart. Noi vediamo molto positivamente queste politiche di sviluppo del governo sloveno, fra le quali spicca la Podim che è uno dei principali punti d’incontro dove questa collaborazione prende corpo.
Cura della pelle
Abbiamo chiesto ad alcuni dei partecipanti di raccontarci su cosa stanno lavorando, quali sono i loro prodotti e come l’innovazione sta cambiando il mercato. È così che Grazia Savoriti, di Naturalyou, ci ha spiegato come loro offrano sia un servizio che un prodotto, grazie ad un’applicazione che permette di analizzare lo stato di salute della pelle, dove l’abbinamento dell’intelligenza artificiale e di un esperto del settore offrono dei consigli personalizzati con trattamenti ad personam che comprendono sia integratori alimentari che prodotti cosmetici. “Grazie al nostro metodo ci sono effetti molto evidenti anche in soli dieci giorni, il tutto seguendo le indicazioni da casa, senza bisogno di andare dall’estetista”, ha spiegato Grazia Savoriti.
Gioielli e tecnologia
Nicola Rossi, di REM Montenapoleone, ci ha spiegato invece i segreti del loro gioiello. “Durante tutto il corso della storia i gioielli sono sempre stati usati per creare legami e connessioni e anche il nostro braccialetto fa questo. Lo si può impostare con delle immagini, video, canzoni o altro, che si attivano quando la persona alla quale lo abbiamo regalato si avvicina ad esso con il suo cellulare. In questo modo si attiva un ricordo e si rafforza il legame d’unione”, ci ha spiegato Rossi. La loro startup ha sede nel distretto del lusso di Milano, ma anche a Verona e a Brescia e il prodotto è già molto ricercato.
Giacca salvavita
Una terza innovazione che abbiamo testato per voi ci è stata presentata da Adriano Vignudelli, della TK1 Fire, che ha progettato una giacca davvero particolare, in grado di aumentare considerevolmente le possibilità di sopravvivenza in caso di incidenti in mare e conseguenti naufragi. Innanzitutto la giacca, pur essendo estremamente comoda, funge da giubbotto di salvataggio e permette il galleggiamento. La vera innovazione è però l’aver implementato al contrario una tecnologia usata dagli inglesi per depistare i radar tedeschi durante la guerra. “Durante l’invasione di Amburgo per confondere la contraerea nemica avevano lanciato una grande quantità di striscioline d’alluminio, che riflettevano i segnali dei radar e non permettevano agli uomini a terra di individuare gli aerei. Noi abbiamo usato lo stesso principio ma al contrario, dotando la giacca di un sistema che permette di amplificare i segnali radar in arrivo, facendo sì che sia molto più facile trovare chi la indossa”, ci ha spiegato Vignudelli. Sempre all’interno di questo prodotto c’è poi ancora una terza novità, che permette ai soccorritori che scansionano la giacca con un dispositivo di ottenere immediatamente tutto il fascicolo sanitario del naufrago. “Non c’è bisogno di perdere tempo a cercare i documenti o altro, che potrebbero anche essere stati smarriti in queste condizioni, basta passare con il cellulare sul sensore e questi fornisce l’identità della persona e i contatti dei familiari da avvisare, oltre ai dati medici essenziali”, ha concluso Vignudelli.
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