Il premier Andrej Plenković ha annunciato ieri alla riunione del Governo che continuano i preparativi per la riforma fiscale, che sarà presentata lunedì alla seduta del Consiglio economico sociale. La riforma prevede in particolare l’introduzione dell’imposta sugli immobili. Plenković ha anche rilevato che si sta lavorando alla riforma delle pensioni per ridefinire la formula di adeguamento dell’importo delle quiescenze in relazione all’aumento dei salari e alla crescita dell’inflazione. Si vuole fare in modo che vi sia un’indicizzazione più favorevole per i pensionati rispetto a quella attuale imperniata sul rapporto di 85-15. Il premier ha inoltre assicurato che per ogni figlio nato, la madre si vedrà riconosciuto un anno di anzianità pensionistica. È stato pure assicurato che il governo continua a sovvenzionare i prezzi dell’elettricità e a tenere sotto controllo il costo dei derivati ​​del petrolio.

In occasione della Giornata nazionale contro la violenza nei confronti delle donne, che si celebra domani, il primo ministro Andrej Plenković ha sottolineato durante la sessione del Governo che la violenza non ha giustificazione e non deve essere tollerata. Il premier ha ribadito che la lotta alla violenza contro le donne è dovere di tutte le istituzioni. La Giornata nazionale contro la violenza sulle donne viene celebrata in memoria di tre donne uccise e di una gravemente ferita nell’aula del Tribunale comunale di Zagabria nel 1999. “Celebrare questa giornata è importante per sensibilizzare l’opinione pubblica e inviare il messaggio chiaro che la violenza non ha giustificazione, non deve essere tollerata e non è una questione privata”, ha affermato il primo ministro, ricordando che dall’inizio del suo primo mandato il Governo ha adottato una serie di misure per prevenire la violenza contro le donne e la violenza domestica, l’ultima delle quali è stata la modifica della legislazione penale del marzo di quest’anno. Con tali misure, ha sottolineato Plenković, sono stati ampliati e rafforzati i diritti delle vittime, sono state inasprite le pene per i reati di stupro, crimini gravi contro la libertà sessuale e abuso sessuale su minori ed è stato introdotto un reato speciale: l’omicidio aggravato di una donna, ovvero il femminicidio, per il quale è prevista la reclusione di almeno 10 anni.