Kiev, Plenković: «Chiara l’intenzione russa». Golob: «Pronti per la ricostruzione»

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Kiev, Plenković: «Chiara l’intenzione russa». Golob: «Pronti per la ricostruzione»
Foto vlada.rh

Il premier croato Andrej Plenković e il suo omologo sloveno sono arrivati questa mattina, venerdì 31 marzo, a Kiev, dove hanno incontrato il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, il primo ministro Denis Shmyhal e il presidente della Verkhovna Rada, Ruslan Stefanchuk. Assieme al Presidente Zelensky, al Presidente moldavo Sanda e al premier slovacco Heger, hanno partecipato al vertice “Bucha – La responsabilità della Russia per i crimini in Ucraina” a Kiev, in occasione dell’anniversario della liberazione di Bucha.

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Inoltre, i premier di Croazia e Slovenia hanno preso parte alla commemorazione delle vittime dell’aggressione russa, con la cerimonia dell’alzabandiera dell’Ucraina. I due politici hanno despoto anche una corona davanti al muro della memoria per coloro che sono morti per l’Ucraina.

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Per Plenković si tratta della seconda visita in Ucraina dall’inizio dell’aggressione russa il 24 febbraio 2022. Nel maggio dello scorso anno, ha incontrato a Kiev la leadership ucraina e ha visitato Irpin e Bucha.

Foto Twitter/@vladaRS

A Bucha Plenković ha dichiarato che i crimini che sono stati qui commessi confermano la vera natura dell’aggressione russa all’Ucraina: “Forse alcuni nell’ambito della comunità internazionale non lo avevano subito compreso, però a noi era tutto chiaro. Già il 24 aprile del 2022 sapevamo che l’obiettivo dell’aggressione era quello di diffondere l’odio e la paura e di occupare il territorio ucraino. Però questo intento non ha avuto successo, perché la dirigenza, l’esercito e il popolo dell’Ucraina hanno dimostrato al mondo intero che cosa significhi essere patrioti e combattere per il proprio popolo”. Plenković ha ribadito che la comunità internazionale continuerà ad aiutare l’Ucraina perché combatte per la causa giusta, “per l’integrità territoriale e la liberazione del territorio che si trova attualmente sotto l’occupazione russa”. I crimini commessi meritano di essere puniti e chiederemo che i responsabili siano chiamati a rispondere, ha concluso il premier croato.

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Nel corso dell’incontro con il Presidente Volodymyr Zelensky, il premier sloveno Robert Golob ha sottolineato l’interesse di Lubiana a fare la sua parte nella ricostruzione dell’Ucraina, in particolare della regione di Kharkiv, concentrandosi sulla città di Izium. Kharkiv è gemellata con Maribor e il Consolato sloveno in questa città è stato colpito da un missile russo nei primi giorni dell’attacco all’Ucraina. Golob ha espresso pieno sostegno all’avvicinamento di Kiev all’Unione europea e alla NATO, rilevando che la decisione del Consiglio europeo di conferire lo status di Paese candidato all’Ucraina è un segnale importante per il popolo ucraino e una conferma che l’aggressione russa non fermerà la loro speranza di un mondo libero e democratico”.
Golob ha avuto pure un colloquio con l’omologo ucraino Denis Shmyhal, nel corso del quale ha espresso piena solidarietà al popolo ucraino. Anche durante l’incontro con Shmyhal, il premier sloveno ha ribadito l’interesse di Lubiana a una forte collaborazione post-bellica nella ricostruzione dell’Ucraina, anche tenendo conto del fatto che i rapporti tra le imprese dei due Paesi sono di lunga data. I due premier hanno affrontato anche temi di politica estera. Lubiana ha accolto con soddisfazione l’appoggio di Kiev alla candidatura della Slovenia come membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Da rilevare ancora che il ministro dell’Ambiente, del Clima e dell’Energia Bojan Kumer, affiancato dagli esponenti dell’Agenzia nazionale per l’Ambiente e del dicastero della Difesa, ha consegnato alle autorità di Kiev un laboratorio mobile per la verifica la potabilità dell’acqua, in grado di effettuare un’analisi chimica e microbiologica in sole 24 ore.

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