Pieno di benzina. La Slovenia sceglie di rifornirsi alla MOL

La multinazionale ungherese si è aggiudicata l’appalto battendo i concorrenti al termine di una gara pubblica

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Pieno di benzina. La Slovenia sceglie di rifornirsi alla MOL

I dipendenti pubblici sloveni riempiranno i serbatoi delle automobili di servizio nei distributori della MOL. La notizia ha del sorprendente, in quanto la Slovenia è l’azionista di maggioranza della Petrol, che ha distributori di benzina ramificati su tutto il territorio nazionale, mentre la MOL è una società ungherese.

 

Ciononostante il ministro dell’Amministrazione pubblica, Boštjan Koritnik, ha firmato la convenzione dandone successivamente notizia per mezzo del portale Necenzurirano, solitamente vicino all’opposizione.

Il contratto ha un valore di 25 milioni di euro, cifra alla quale si è giunti tramite un concorso pubblico. Stando a quanto riferito dal Ministero la MOL ha notificato un’offerta migliore rispetto agli altri contendenti, accontentandosi di circa mezzo milione di euro in meno rispetto alla Petrol e all’OMV.

Stando a fonti giornalistiche l’offerta probabilmente è nata grazie agli ottimi rapporti instaurati fra i due capi di governo, Viktor Orban dal lato ungherese e Janez Janša da quello sloveno, che hanno voluto che un accordo come questo si concluda. Il tutto nonostante il fatto che la MOL abbia soltanto 53 distributori in tutto il Paese, la maggioranza dei quali concentrati nel nordest, vicino alla frontiera con l’Ungheria.

In realtà il numero delle stazioni di servizio della MOL in Slovenia è circa il doppio. Nel giugno scorso la multinazionale di Budapest ha rilevato dall’austriaca OMV il 92,25 per cento delle azioni dell’OMV Slovenia, sborsando circa 100 milioni di euro.

Una clausola del contratto prevede però che i funzionari pubblici potranno continuare a fornirsi presso i distributori ad insegna Petrol e OMV se quelli della MOL dovessero distare più di cinque chilometri dalla sede degli uffici e dai tragitti abituali o dagli itinerari dei viaggi di servizio.

Come riportato da Necenzurirano si tratta del terzo grosso contratto firmato fra l’Esecutivo guidato da Janša negli ultimi mesi con ditte estere, con tutti e tre i casi che riguardano la cessione di risorse strategiche a ditte che fanno concorrenza a quelle slovene. Un altro caso riguarda la scelta dell’Ente elettroenergetico croato (HEP) e della Prvo plinarsko društvo (PPD) di Vukovar come fornitrici di corrente elettrica all’amministrazione pubblica slovena.

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