Per i sodalizi aumento delle risorse

Riunito a Sissano l’Attivo consultivo delle Comunità degli Italiani. Il punto sulle attività e i relativi finanziamenti

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Per i sodalizi aumento delle risorse
Foto: Giuliano Libanore

Prima riunione ordinaria dell’Attivo consultivo dei presidenti della CI, ieri sera negli ambienti della CI di Sissano, condotta da Marin Corva, presidente della GE di UI. In apertura di seduta i saluti e il benvenuto del presidente del sodalizio sissanese, Paolo Demarin, al contempo presidente dell’Assemblea dell’UI. Di seguito i saluti del presidente dell’UI, Maurizio Tremul. “C’è da affrontare un ordine del giorno importante e certamente avremo modo di discutere. Partecipate, perché partecipare è democrazia e libertà”, gli auspici di Tremul. Collegate attraverso la piattaforma Zoom anche le CI lontane, con qualche difficoltà di spostamento, quali Spalato, Kutina, Ploštine e altre.
I lavori. Corva ha fornito un’ampia lettura del Programma di lavoro e piano finanziario dell’UI. “Se nulla dovesse cambiare – così il presidente della GE – la disponibilità sarà di 9.300.000 euro. Le sole CI hanno avuto un aumento delle risorse, passate da 2.830.000 a 3.700.000 euro. Sono soddisfatto che il Fondo Promozione sia stato ripristinato alla cifra storica (del 2021), tornando a 560mila euro. Il Fondo Valorizzazione, per contro, ha subito qualche piccolo taglio. Per i dirigenti artistici residenti in Italia l’importo viene aumentato e forse potrebbe aumentare ulteriormente negli anni se non si dovesse trovare una soluzione in loco. Sono stati assicurati i mezzi necessari per le uscite dei soci a Roma, ma ha subito una riduzione l’importo per il restauro delle tombe: si usano ancora le risorse pregresse. Purtroppo, è stato cassato il progetto delle attività sportive delle CI ed è la prima volta che succede nella nostra storia. Troveremo i mezzi, ma sarebbe stato bello che a finanziare tale attività fosse chi l’ha fatto finora”.

Ci saranno, come confermato da Corva, le risorse per l’aggiornamento dei presidenti delle CI, i mezzi necessari per la copertura degli affitti e ci saranno 35mila euro per gli scambi. Un progetto rilevante, creato unitamente a Zagabria, è quello dedicato alla terza età (nel programma governativo per le minoranze): quest’anno verrà stanziato un contributo destinato alla creazione di una rete per le persone della terza età (spostamento, inclusione nella società). L’idea principale è creare momenti d’incontro tra giovani e… diversamente giovani. Un contributo importante (oltre un milione di euro) riguarda una serie di lavori di restauro e ricostruzione nelle varie CI. Interventi interesseranno i sodalizi di Albona, Cittanova. Gallesano (Centro interpretativo, per la qual cosa sarà necessario acquistare un edificio), Levade-Gradigne (ultima CI senza una sede adeguata), Lussinpiccolo, Pola, Rovigno (estivo), Salvore (i lavori iniziati tre settimana fa), Sissano (Centro interpretativo), Torre (restauro sede e posa di un impianto fotovoltaico – nel caso si tratta di un progetto pilota. Se la questione avrà senso, si proseguirà con gli altri immobili di proprietà. Probabilmente si potrà procedere anche nel caso degli edifici storici), Valle (manutenzione di Castel Bembo), Verteneglio (sala giovani), Visignano (esterni), Visinada (progetto per l’ascensore).
Altri due progetti importanti riguardano la costruzione dell’asilo a Sissano e per la scuola “San Nicolò” di Fiume, che sarà oggetto di ampliamento.
Legge FVG
Un po’ di amaro quando si è discusso dei progetti da finanziare con i mezzi della Legge regionale dell’FVG 16/14. Con un preambolo di Corva, per specificare che “prima non c’era alcun bando. Ora si prevede lo stanziamento di 520mila euro, ma non tutti a favore della CNI di Slovenia e Croazia. Nulla in contrario alle CI di Serbia e Montenegro, ma sono realtà diverse. Molte risorse sono state indirizzate a queste Comunità. Infine, nonostante gli accordi presi a Gallesano e poi anche in altre sedi c’è stata la partecipazione di alcuni soggetti non coordinata dall’UI. Quest’anno hanno partecipato Rovigno e Umago. In passato in questo contesto ci sono stati momenti poco felici, e l’UI ha decurtato i mezzi del Fondo Valorizzazione avendone le CI ottenuti al bando. Questa volta non abbiamo decurtato nulla. Al bando hanno aderito anche una scuola, le CAN e i Consigli delle minoranze. L’UI ha partecipato mandando avanti i progetti di varie CI. Specifico che quanto assegnato ai sodalizi che hanno partecipato singolarmente non ha inciso sui mezzi assegnati all’UI. Il coordinamento tra UI e Comunità deve essere trasversale su tutto. I progetti ammessi e finanziabili prevedono l’esborso di un importo complessivo di 520mila euro. Al CRS di Rovigno andranno 90mila euro per l’attività, alla CI rovignese 1.400 euro per il concorso “Favalando a la ruvignisa”, alla CAN costiera 12mila euro per la creazione dell’Archivio storico della CNI in Slovenia, altri 26.325 per l’organizzazione di seminario di aggiornamento per docenti; alla CI di Umago 8.950 euro (progetto Territorio del Parco Adamello brenta), alla SMSI Pietro Coppo di Isola 10.530 euro per la ricerca “La SM Pietro Coppo nei secoli” e 3.649,99 per l’officina creativa; alle CI in Serbia 38.668,50 euro (corsi di lingua e gestione e locazione della sede); al Consiglio della minoranza italiana di Buie 11.700 euro (due progetti); alla CI del Montenegro 57.915 euro (promozione del patrimonio culturale, artistico e linguistico italiano). All’UI sono andati mezzi per percorsi formativi per gli alunni delle SEI/viaggi di studio (75mila euro), per il centro studi di musica classica “Luigi Dallapiccola” (35mila), per il Centro Carlo Combi (8.861 euro), progetto “Alla scoperta dell’FVG” (100mila euro) e per le attività extracurricolari e di educazione alle attività motorie altri 40mila euro. Tredici i progetti senza finanziamento e uno non ammesso.
Gianfranca Šuran (CI Rovigno), sentitasi chiamata in causa, ha voluto dare “un’indicazione pro futuro. È stata nominata una riunione di coordinamento su questo argomento a Gallesano. Io sono al primo mandato dirigenziale e non ero presente. Uscito il bando, l’UI non ha inviato nessuna indicazione scritta. Sarebbe buona cosa avere un incontro e decidere come approcciarci”.
Tamara Brussich (Pola), ricordando che a suo tempo il sodalizio polese era stato tra i castigati per la partecipazione al bando FVG, ha invitato a rispettare le decisioni prese, senza rimangiarsele. Per voce di Paolo Demarin la necessità di portare la questione in Assemblea e votare una preso di posizione che sia unanime. Di possibili scivoloni nel caso ha detto Glauco Bevilacqua (Cittanova): “Possiamo anche prendere una decisione, ma se poi una CI non vorrà accettare? Forse bisogna avere un approccio diverso. Servirebbe anche un Regolamento in merito, per non dare nel tempo risposte diverse alla stessa questione”. In termini di penalità, sostanzialmente. Ma di penalità non si può dire in nessun regolamento, ha specificato Demarin.
Sulla questione è intervenuto pure il presidente dell’UI, Maurizio Tremul: “È una questione etica, di valori. Sappiamo come determinate attività vengono proposte ad alcune CI e come vengono svolte. Arriva la telefonata: ti propongo questo… non ti costerà niente… Poi vengono spese risorse dell’FVG e decine di migliaia di euro del Piano permanente. Fino al 2018 il 15 p.c. dei mezzi rimaneva a Trieste, poi si è arrivati al 27 p.c. di soldi per l’UPT, Montenegro e altro. Per quanto riguarda gli enti pubblici – ad esempio CAN e Consigli delle minoranze – vorrei sapere perché non chiedono mezzi al governo sloveno e croato. A Gallesano era emerso un messaggio chiaro. Manteniamo un adeguato atteggiamento e comportamento e facciamo in modo che non si vada in ordine sparso e con l’ingerenza di soggetti terzi. Se non vengono decurtate determinate attività è perché possiamo contare su milioni di euro dall’Ufficio delle minoranze della Croazia”.
Inciampi anche per quanto riguarda la rendicontazione del Fondo Valorizzazione 2021 (per disguidi non imputabili alle CI) e 2022 (giungerà a breve una comunicazione scritta su come procedere). Come detto, la cifra di quest’anno è stata tagliuzzata e lo sarebbe stata di più se non si fosse riusciti a chiarire l’inghippo degli anni precedenti. Una buona notizia: le spettanze a questo titolo dovrebbero arrivare ai destinatari con una dinamica più celere rispetto all’anno scorso. Una breve lettura della tabella delle ripartizione. Il Fondo valorizzazione 2023 ammonta a 480mila euro: 32mila andranno alla CI di Fiume e alla SAC Fratellanza; 24.193 alla CI di Rovigno e alla SAC Marco Garbin, il sodalizio polese avrà 15.483,87 euro a altri 12.290 raggiungeranno la SAC Lino Mariani. L’importo più basso di 483,87 euro a Mompaderno. In effetti il più basso sarebbe lo zero alla CI di Bertocchi, che però ha rinunciato a questi mezzi.
Meritiamo il rispetto
Paolo Demarin ha denunciato la comunicazione zoppa per le rendicontazioni 2021 e 2022, con un’unica comunicazione ufficiale, a firma del presidente dell’UPT, Emilio Fatovic, che diceva che non sono ammesse fatture saldate dopo una determinata data.
”Non conosco alcuni dettagli – così Maurizio Tremul –, ma molte CI mi hanno chiamato per lamentarsi di questo aspetto. Il lavoro che stiamo facendo come vertici dell’UI è di andare a modificare una parte delle modalità di erogazione delle risorse erogate dall’Italia che valorizzino il ruolo dell’UI. Il Fondo Valorizzazione, finché era gestito dall’UI, non ha mai creato queste difficoltà. Si tratta anche di una questione di rispetto. Bertocchi ha rifiutato i mezzi per le ‘sofferenze’ degli anni precedenti, perché si sono sentiti umiliati da quel tipo di comportamento. Ci deve essere rispetto per le CI. Non tutte sono virtuose, ma tutte devono avere rispetto. Ci devono essere informazioni chiare. Ora il FV torna all’UI e tutto tornerà più facile. Alla fine, quando c’è da rifinanziare la Legge o aumentare i mezzi, a trattare ci andiamo noi di UI; siamo noi che facciamo l’azione di spiegare al governo, ai Ministeri, alle forze politiche l’importanza dei finanziamenti. Abbiamo scritto molti emendamenti, rotto le scatole a senatori e parlamentari affinché i mezzi venissero ripristinati. Il rispetto è il minimo che meritiamo”.
Per la cronaca, il Fondo Promozione 2023 prevede una spesa di 560mila euro. L’importo maggiore andrà a Fiume 52.900 euro, segue Pola con 47.200 euro. L’importo più basso alla CI di Ancarano: 2.600 euro. Ha spiegato il suo disagio in questo contesto la presidente della CI Momiano Arianna Brajko Gall. “Ho sentito molte parole giuste: professionalità, rispetto, moralità… Tutto giusto. Abbiamo rendicontato quello che c’era da rendicontare, a dicembre del 2022 abbiamo ricevuto il 50 p.c. della seconda tranche. Ora ci è stata corrisposta la prima tranche del 2023, ma non la metà della seconda tranche dell’anno scorso. Dall’UPT nessuna risposta. Ho saputo che sono 15 le CI in questa condizione, pur avendo rendicontato tutto e pur avendo l’UI inviato il dovuto all’UPT. Invito le altre CI a rivolgersi per iscritto all’UPT”. Per Tremul, i soldi per onorare il 2022 ci sono, poiché il MAECI eroga i mezzi all’UPT in anticipo, ma Demarin si è detto convinto che invece di pecunia non ce ne sia.
E veniamo alle attività sportive. Rimaste, ci viene di dire, in “braghe di tela”. “Se non avessimo i finanziamenti di Zagabria sarebbe un grande problema – ha ammesso Corva, che ha invitato le CI a segnalare le attività sportive che vorrebbero vedere realizzate –. vedremo di trovare i soldi. Così sarà per le attività culturali candidate e non accolte”.
Un invito, quindi, a rendicontare i mezzi per l’attività derivanti dalla Croazia. “se non si rendicontano in settimana i mezzi ricevuti, questi verranno ridestinati ad altro, più attuabile. Finché non si rendiconta l’annualità precedente, non si avranno versamenti della successiva”, l’invito-monito di Corva. Alle varie, sempre Corva ha voluto dire del controllo finanziario cui è stata soggetta l’UI: “Nessun mezzo è stato oscurato e ne abbiamo conferma dal Ministero delle Finanze”. E qui è finita la seduta. Seguita da un rinfresco, con la tipica generosità dei sissanesi. E per dessert i tipici busoladi, fatti in casa, naturalmente.

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