Nuovo corso firmato UI. Intelligenza artificiale e promozione

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Nuovo corso firmato UI. Intelligenza artificiale e promozione
Il tema del corso ha suscitato un notevole interesse tra i connazionali. Foto: Moreno Vrancich

L’intelligenza artificiale al servizio degli imprenditori della CNI. Detta così potrebbe sembrare un’affermazione forte, ma il ciclo formativo avviato dall’Unione Italiana punta proprio a mettere in condizione i nostri connazionali che si occupano di imprenditoria ad usare l’intelligenza artificiale a loro vantaggio. La tre giorni di lezioni che si è appena conclusa a Montona non è che l’ultima tappa di un percorso molto lungo e articolato iniziato già a marzo e che punta a formare tutti gli interessati a quelle che ormai non possono più venir definite come le tecnologie del domani, in quanto l’intelligenza artificiale è uno strumento che va usato nel presente.

Consultazioni dirette
Ana Čuić Tanković, responsabile del settore Imprenditoria e comunicazione della GE UI, ha ripercorso questo ciclo di lezioni. “A marzo abbiamo iniziato parlando della comunicazione sui social, basato sulle interazioni organiche che si possono ottenere su diverse piattaforme. Alla fine del corso abbiamo cercato di capire quale sarebbe stato il modo migliore di proseguire con la formazione e consultandoci direttamente con gli imprenditori abbiamo deciso di affrontare il tema delle sponsorizzate. A settembre a Porto Albona abbiamo così parlato delle campagne sponsorizzate sulle piattaforme Meta, ossia Facebook e Instagram. Ora invece abbiamo concluso il percorso parlando delle sponsorizzate su Google e Linkedin. In tutto questo si è parlato più volte di intelligenza artificiale, sia per quanto riguarda la creazione dei contenuti delle campagne, ossia testi, immagini e video, sia per quanto riguarda il monitoraggio dell’andamento delle stesse e l’analisi dei risultati”, ha spiegato la titolare del settore.

Foto: Liliana Ranieri

Consigli pratici
Gabriele Mirabile, program manager e coordinatore progettuale dell’azienda Beentouch, che da anni collabora con l’Unione Italia e ancor prima con la Comunità degli Italiani di Fiume, portando avanti corsi di formazione di vario genere, è stato il relatore di questa tre giorni. La sua bravura è stata nel dare un’infarinatura teorica molto generale sui possibili vantaggi dell’uso dell’intelligenza artificiale nelle campagne pubblicitarie, abbinando a questo tutta una serie di consigli estremamente pratici propedeutici per poter usare gli attrezzi che andava a descrivere.
In generale Mirabile è stato molto attento a spiegare come l’IA non vada mai vista come un qualche cosa che possa sostituire l’uomo, bensì come uno dei tanti strumenti che si possono usare per facilitare il lavoro quotidiano. “Oggigiorno nessuno si sognerebbe di dire che le macchine da scrivere vanno bene e che non dovremmo usare i computer perché rubano il lavoro. Ma è innegabile che se qualcuno si ostinasse ancora a scrivere a macchina sarebbe molto svantaggiato rispetto a chi scrive usando un moderno PC. Con l’intelligenza artificiale è un po’ la stessa cosa: ci permette di fare più velocemente e in alcuni casi meglio, le cose che sapevamo fare già”, ha affermato Mirabile.

Il relatore del corso, Gabriele Mirabile. Foto: Liliana Ranieri

L’analisi del comportamento
Più nello specifico Mirabile ha spiegato come l’IA possa analizzare il comportamento degli utenti, i dati demografici e le tendenze di ricerca per aiutare l’imprenditore a creare campagne più mirate, suggerendo ad esempio parole chiave specifiche o segmenti di pubblico ad alto potenziale basati sui dati raccolti. Gli strumenti di intelligenza artificiale integrati in Google Ads, come il Performance Max, utilizzano algoritmi avanzati per migliorare il rendimento degli annunci. Questo include la generazione di titoli e descrizioni ottimizzate, immagini accattivanti e l’adattamento automatico dei contenuti per ciascun target. L’IA può gestire le strategie di offerta, regolando automaticamente i costi per clic (CPC) per ottenere il miglior ritorno sull’investimento (ROI). Utilizzando il Smart Bidding, l’imprenditore può impostare obiettivi come il costo per acquisizione (CPA) o il ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS) e lasciare che l’IA ottimizzi il budget. Grazie alla capacità di analizzare grandi volumi di dati in tempo reale, l’IA può identificare quali campagne stanno funzionando meglio e fornire suggerimenti per migliorarle. Può anche individuare tendenze emergenti o modifiche nei comportamenti degli utenti, aiutando l’imprenditore ad adattare la strategia in modo tempestivo e tanto altro. L’unica cosa per la quale Mirabile ha sconsigliato fortemente di utilizzare l’intelligenza artificiale è per prevedere gli effetti di una campagna pubblicitaria in base al budget investito. “L’intelligenza artificiale è stata programmata per essere ottimista. Questo può andar bene in tanti casi, ma nel prevedere gli effetti di una campagna tenderà sempre a darci dei risultati che nella realtà non riusciremo mai a raggiungere”, ha concluso Mirabile.
Una partecipazione ampia
Al corso era presente anche Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana di Fiume, il quale ha espresso la sua soddisfazione per un corso di questo tipo, ringraziando il relatore e tutte le persone all’interno dell’UI che si sono occupate dell’organizzazione materiale, come pure la Comunità degli Italiani “Andrea Antico” di Montona per l’ospitalità. “Mi fa estremamente piacere vedere una partecipazione così ampia. Formarsi su questi temi non può che portare vantaggi e per questo visto il grande interesse abbiamo intenzione di continuare in questa direzione. Dopo la fine del corso Ana invierà a tutti un questionario di gradimento, che servirà per capire quali saranno i prossimi passi”, ha affermato Corva. Come spiegato da Ana Čuić Tanković in questo momento nessuno sa quali saranno i temi delle prossime lezioni. “Dobbiamo prima consultarci con gli imprenditori che hanno partecipato. In pratica sono loro a decidere, perché sono loro quelli che sanno di cosa hanno bisogno. Noi come Unione siamo qui per metterci a loro disposizione”, ha concluso la titolare del settore.
Stile Italiano in crescendo
La dimostrazione della bontà del lavoro svolto dall’UI è evidente da una serie di dati presentati da Elvira Cafaro, referente amministrativa dell’UI di Fiume. “Questa volta abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni in anticipo, perché abbiamo raggiunto il numero massimo di iscritti. Il tutto nonostante avessimo messo a disposizione più posti rispetto alle volte precedenti. Fra i 45 corsisti ci sono sì imprenditori ma anche appartenenti del mondo della scuola e delle comunità. Questi eventi però non sono solo formazione, bensì anche un’opportunità per conoscersi, che nel mondo dell’imprenditoria è importantissimo. Inoltre, sono anche un ottimo modo per fare promozione ad altri progetti portati avanti dall’UI, fra i quali ad esempio Stile Italiano, che sta continuando a crescere con sempre nuovi iscritti”, ha affermato Elvira Cafaro.

Le lezioni si sono svolte a Montona negli spazi della Comunità degli Italiani “Andrea Antico”. Foto: Liliana Ranieri

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