Verso le 8 di questa mattina, venerdì 5 maggio è stato arrestato il 21.enne killer di Mladenovac, cittadina a 40 km a sud di Belgrado. Uroš B, questa la sua identità, è stato trovato a Kragujevac, città a 140 km a sud della capitale serba, nota per gli stabilimenti di Fca e prima della Crvena zastava. Il giovane, nella tarda serata di ieri, ha compiuto una strage, uccidendo con un fucile kalashnikov 8 persone e ferendone altre 13.

La sparatoria di questa notte è avvenuta a meno di 48 ore dalla strage compiuta dal 14.enne Kosta K. in una scuola elementare di Belgrado, dove ha ucciso 8 compagni e il custode. Quindi, 17 persone innocenti sono morte in soli due giorni in altrettante sparatorie, che hanno fatto sprofondare la Serbia nel lutto totale.

Proprio oggi è iniziato il periodo di tre giorni di lutto decretato dalle autorità serbe dopo il massacro nella scuola elementare.

Il nuovo raid omicida sarebbe iniziato dopo una lite in un cortile scolastico, dopodiché Uroš B. (questo il nome del killer) è andato a casa, ha imbracciato un fucile e ha iniziato a sparare all’impazzata. Prima ha colpito alcune persone che stavano facendo un picnic in un cortile nel villaggio di Dubona presso Mladenovac, poi è tornato a sedersi nella sua Mercedes e qualche chilometro dopo a Malo Orašje ha sparato contro un gruppo di persone che stava aggiustando il portone di casa.

La polizia serba ha reso noto che le tre vittime uccise vicino a Mladenovac sono un agente di polizia di 22 anni e sua sorella di 19, nonché un ragazzo 21.enne. Nell’altro villaggio vicino a Smederevo, Uroš B. ha freddato altri cinque ragazzi d’età compresa tra i 15 e 21 anni.