Novi Sad. Arrestate 11 persone per il crollo alla stazione ferroviaria

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Novi Sad. Arrestate 11 persone per il crollo alla stazione ferroviaria
Le proteste odierne davanti al tribunale e alla procura di Novi Sad Foto: L. L./ATAImages/PIXSELL 21, novembar, 2024, Novi Sad - Predstavnici opozicije i gradjani okupili su se, treci dan zaredom, ispred zgrade Tuzilastva u Novom Sadu koju su blokirali, a na samom pocetku došlo je do guranja sa policijom. Photo: L. L./ATAImages Photo: L. L./ATAImages/PIXSELL

A causa della caduta della pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad avvenuta il 1.mo novembre di quest’anno che ha causato la morte di 15 persone, ferendo gravemente altre due, sono state arrestate 11 persone. La Procura di Stato di Novi Sad, tra gli altri, ha deciso il fermo anche per l’ex ministro delle Infrastrutture, Goran Vesić, dimessosi 5 giorni dopo la tragedia.

Al crollo avvenuto in Serbia sono seguite le proteste dei cittadini che hanno rivendicato giustizia per la catastrofe avvenuta, mentre i rappresentanti dell’opposizione hanno bloccato per il terzo giorno consecutivo il tribunale e la procura.

L’ex ministro Vesić ha commentato su X lo stato di fermo, scrivendo: “Non sono stato arrestato, ho risposto volontariamente alla chiamata degli agenti di polizia con cui sono venuto a Novi Sad e mi sono messo a disposizione delle autorità investigative affinché tutte le circostanze che hanno portato all’incidente possano essere esaminate a fondo”. Ha aggiunto che sarà sempre a disposizione delle autorità competenti e dimostrerà di non avere responsabilità penali.

Tra gli arrestati c’è anche Ljiljana Milić Marković, capo progettista che ha dato il via libera per la licenza edile, riporta Nova ekonomija. È stato arrestato anche Slobodan Naumović dell’Istituto per il traffico CIP, progettista dei lavori di ricostruzione e adattamento dell’edificio della stazione di Novi Sad. Sono stati fermati anche Dejan Todorović e Marina Gavrilović, ingegneri della società francese Ežis, la cui filiale serba era preposta alla sovraitendenza dei lavori.

Il redattore del settimanale politico serbo Radar, Milan Ćulibrk, ha dichiarato al portale N1 Serbia che per lui l’arresto dell’ex ministro, Goran Vesić, è stato inaspettato. “Pensavo che prima di lui ci sarebbero state altre persone su quella lista. Ma il fatto che sia stato arrestato non significa nulla finché non vedremo come proseguirà l’intero caso – ha commentato il giornalista -. Possiamo solo supporre che le indagini siano appena iniziate e che sentiremo diverse notizie nei prossimi giorni, credo che niente di tutto ciò sarebbe accaduto se non ci fosse stata tanta indignazione pubblica da non riuscire a superare il fatto che 15 persone sono morte senza che nessuno ne fosse responsabile”, ha detto Ćulibrk.

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