Nikolina Brnjac: «Conta la qualità non le presenze»

Bottigliette d’acqua distribuite ai turisti in arrivo al valico di confine di Rupa. Nella nostra Regione aumentato del 25 p.c. il numero degli ospiti che soggiornano in strutture a 4 e 5 stelle

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Nikolina Brnjac: «Conta la qualità non le presenze»
Il valico di confine tra Croazia e Slovenia a Rupa, alle spalle di Fiume Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Bottigliette d’acqua di benvenuto a chi arriva in Croazia. L’iniziativa è stata presentata ieri al valico di confine di Rupa, trafficato in entrambe le direzioni, dalla presidente dell’Ente per il turismo del Quarnero, Irena Peršić Živadinov, affiancata per l’occazione dal ministro del Turismo, Nikolina Brnjac. La guerra in Ucraina, l’inflazione e i prezzi che continuano a salire, in attesa di un autunno che potrebbe riservarci altre brutte sorprese, lasciano poco spazio all’ottimismo. Pertanto, ci aggrappiamo volentieri a ciò che potrebbe trarci in salvo. L’industria dell’ospitalità, come fanno le formiche nella favola, cerca di predisporre le condizioni per sopravvivere l’inverno. Il turismo sta cambiando e si tende ad allungare la stagione, estendendendola a tutti i mesi dell’anno. Allo steso tempo, sono cambiate anche certe abitudini. Ormai non si parte più il venerdì sera o il sabato mattina, per tornare la domenica. Ce lo conferma Neven Abramović, capo della Polizia di frontiera a Rupa: “Ci sono code tutti i giorni e nel fine settimana, ultimamente, cambia poco”. Sono confortanti le parole e i numeri concessi dal ministro: “In Croazia siamo al 95 per cento delle presenze rispetto al 2019. Qui, nella Regione litoraneo-montana, le cose stanno andando anche meglio. Per esempio, nelle strutture alberghiere con 4 o 5 stelle, le presenze sono superiori del 25 p.c. rispetto allo stesso anno di riferimento. Le Regioni più visitate sono quella istriana, litoraneo-montana e quella spalatino-dalmata. Stiamo raggiungendo il record stagionale in cui registriamo oltre un milione di turisti”. Il picco massimo in un giorno, registrato nel 2019, è stato di circa 1,2 milioni di turisti in 24 ore.

Tra le altre cose, Nikolina Brnjac ha accennato a un documento che verrà sottoposto a dibattito pubblico ed è la Strategia dello sviluppo sostenibile del turismo. “Attraverso questo documento – ha precisato –, per la prima volta ai nostri obiettivi strategici leghiamo quelli finanziari, con lo scopo di concepire un turismo che funzioni 365 giorni l’anno, che tenga conto dell’ambiente e del clima, che sia competitivo, resiliente e innovativo. Non puntiamo ad aumentare il numero di presenze, bensì a elevare il livello dei servizi. In questo senso utilizzeremo i mezzi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per migliorare il nostro prodotto turistico, tenendo conto anche dell’entroterra”. Martedì 26 luglio, verrà aperto il ponte di Sabbioncello (Pelješac), che contribuirà notevolmente al turismo nell’area ragusea. Per raggiungere Ragusa (Dubrovnik) in macchina, è necessario oggi attraversare il territorio della Bosnia ed Erzegovina. “Sarà un grande momento, che aprirà delle nuove opportunità, non soltanto a Ragusa”, ha concluso il ministro.

Cifre record
“Nel Quarnero stiamo andando molto bene sin dall’inizio dell’anno, con il 15 p.c. in più di presenze nei primi tre mesi rispetto al 2019, anno record. Al momento siamo ai livelli dello stesso periodo di tre anni fa e le prospettive per i prossimi mesi sono promettenti. Si sta dimostrando quanto sia stata buona la scelta d’investire sulla qualità. L’aumento dei turisti negli alberghi a 4 e 5 stelle sono quelli che rimangono più a lungo e che spendono di più. In questo fine settimana in cui, presumibilmente, avremo un aumento notevole degli arrivi, distribuiremo le bottigliette d’acqua”, ha annunciato Irena Peršić Živadinov.
In questo momento in Regione soggiornano tra i 170 e 180mila turisti, ovvero 2 circa per 3 abitanti. Mentre in altri Paesi, ma anche in altre zone della Croazia, c’è il problema della siccità, dalle nostre parti l’acqua non manca e non dovrebbe mancare mai.

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