
Con un allegro, divertente e spensierato programma d’apertura, per la gioia dei bambini (e dei loro accompagnatori) è stato aperto oggi, luned+ 12 maggio, nella Sala spettacoli della Comunità degli Italiani di Pola, il 18esimo Festival del libro per ragazzi “Monte Librić”. La tradizionale manifestazione (chiuderà i battenti il 18 maggio prossimo) all’insegna dello slogan “Lov na slova” (Caccia alle lettere), quest’anno quindi è diventata maggiorenne e sarà dedicata inizialmente all’arte di strada. Il tutto nell’ambito di una settantina di programmi: laboratori (di street art, fumetti, di cubetti, di lavorazione dell’argilla e quant’altro), educazioni, letture, incontri con gli scrittori, rappresentazioni, intrattenimenti musicali e quant’altro.
Video Saša Miljević/PIXSELL
Al “Monte Librić” la… caccia alle lettere (con la musica curata da DJ Kool – Silvano Predan), è iniziata con i “Libretti Jan (Franjul) e Iris (Mošnja)” quali presentatori, che ne hanno trovato poche per cui è stata chiamata in aiuto “Nonna Librić” (Gordana Trajković), preoccupatissima in quanto il “Libro del Monte Librić” era vuoto: infatti, senza essere rubate, le lettere sono svanite, si sono nascoste, e aspettano che vengano trovate; in caso contrario il Festival, senza le lettere che compongono le frasi e le storie, non si sarebbe potuto svolgere. A quel punto si è sentita la voce del “Librić maggiorenne” (Punoljetni Librić), che ha calmato i presenti invitandoli a cercare le lettere nascoste per risistemare le cose. Ecco quindi il soccorso dei ragazzi più maturi (dello Studio drammatico e di Ballo del Teatro Popolare Istriano), e in più dei piccolini in sala, che le hanno trovate nei posti più inaspettati, e sistemate sul palco arricchendo la scena. Ne mancavano ancora quattro, e ad averle con sè erano gli ospiti d’eccezione all’apertura, il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, a nome della Comunità degli Italiani di Pola, Chiara Jurić Božac, membro della Giunta e responsabile del Settore cultura, l’inviata della ministra della Cultura e dei Media, Mihaela Majcen Marinić, responsabile del Servizio per il libro ed editoria del dicastero, e infine Emina Popović Sterpin, capodipartimento della Cultura della Città di Pola.

Le pubblicazioni dell’EDIT
Ciascuno di loro nella rappresentazione (la regia è stata curata da Luka Mihovilović, la scenografia da Petra Pletikos) ha portato una lettera che mancava, e lo zupano nella manica della camicia ha trovato la lettera “I”, che stando ai bambini associa all’Istria, all’ispirazione e a molte altre parole suggerite (come del calciatore Ibrahimović per es.) dai bambini in sala. Nell’augurare il benvenuto a tutti i presenti, Jurić Božac, che ha scoperto la “T”, ha annunciato il programma in lingua italiano “Più che una storia…”, che comprenderà gli incontri con gli scrittori italiani Stella Nosella e Christian Galli, lo spettacolo interattivo “Storie in valigia” con l’attrice Petra Bernarda Blašković, nonché ospiterà il Teatro Stabile di Trieste che proporrà “Le quattro stagioni” di Vivaldi. Nella circostanza Jurić Božac a nome della CI polese ha voluto ringraziare per il sostegno finanziario la Città di Pola, l’Unione Italiana nonché l’Ufficio per i Diritti umani e delle minoranze della Repubblica di Croazia. Va detto in merito che come al solito al “Monte Librić” è aperta una sezione per i libri in lingua italiana, offerti dalla biblioteca “Nero su bianco” di Trieste e dalla nostra Casa editrice EDIT. Sugli scaffali quindi tra gli altri si possono trovare libri per bambini di Mario Schiavato, Carla Rotta, Giacomo Scotti, Mirella Malusà ed Elvia Nacinovich.
Una scalata continua
Majcen Marinić ha “trovato” la lettera “H”, che come detto l’associa alle scale, per arrampicarsi sempre di più come fatto con coraggio dal “Monte Librić” in questi primi 18 anni. Con l’“acca” inizia il nome della Croazia – Hrvatska, però anche “hrana – cibo”, per cui è stata citata la frase del celebre scrittore croato Tin Ujević: “Il libro non è cibo, ma una delicatezza” (Knjiga nije hrana, ali je poslastica), e quindi il “Monte Librić” ogni anno diventa… un’enorme pasticceria. Infine l’intervento della direttrice del Festival, Slavica Ćurković che ha esibito la lettera “LJ”, come “ljubav, ljepota, ljubaznost” (amore, bellezza, gentilezza) ma anche “punoLJetnost” (maggiore età), ovvero maggiorenne com’è divenuto il “Monte Librić”.

“Abbiamo voluto festeggiare il compleanno – così la direttrice –, in un’aria giovanile, e in un certo senso ‘uscire’ in strada nel mondo della sua arte. Andando alla caccia delle lettere puoi trovare un’infinità di storie nascoste, nei graffiti, nei murales, nei fumetti, nel lessico, nelle enciclopedie e così via. Quest’anno siamo molto fieri di avere lasciato la nostra ‘traccia urbana’ a Pola, con il murale ‘Caccia alle lettere’ dell’artista Tea Jurišić che allo stesso tempo è divenuto il simbolo di questa edizione, creato sul muro della cosiddetta “curva a S” a Veruda”, ha concluso la direttrice porgendo i più sentiti ringraziamenti all’intero team che ha realizzato la manifestazione, in particolar modo Iris Mošnja, coordinatrice principale e ideatrice dell’annuale programma. Infine ad intervenire brevemente e aprire ufficialmente il Festival è stata Popović Sterpin, che come puntualizzato ha trovato la lettera “P”, come Pola tra l’altro. Ora ci attende un’altra ricchissima settimana di appuntamenti dedicati al legame tra il libro e i più giovani, che questa volta affronteranno le sfide dettate dalla caccia alle lettere.
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