
Il sogno della Croazia si infrange sul più bello: la Danimarca è campione del mondo. Nella finalissima della Unity Arena di Baerum, alle porte di Oslo, non c’è stata storia: un 32-26 che non lascia spazio a interpretazioni. La truppa di Dagur Sigurdsson è stata costretta a rincorrere fin dalle prime battute, ma a risultare fatale è stato il passaggio a vuoto accusato a inizio ripresa quando i danesi sono volati sul +10. Al di là della sconfitta, Duvnjak e soci salutano il Mondiale a testa altissima, con un argento che vale tanto e una finale che alla vigilia del torneo era impensabile. La Danimarca festeggia invece il suo quarto titolo iridato consecutivo. Un poker stratosferico fatto di 36 vittorie e nessuna sconfitta. Una squadra di extraterrestri…
Espulso Mamić
Sigurdsson lascia in tribuna il figlio d’arte Načinović e Pavlović, come pure Cindrić che non recupera. Pytlick apre le danze, dall’altra parte risponde Jelinić. Break danese con due rigori di Jakobsen e il centro il Kirkeløkke (4-1). Gidsel mantiene tre lunghezze di margine (6-3), i croati si rimettono in scia con Martinović e Lučin (8-7). La tensione si fa sentire e in campo gli animi si scaldano: al 21’ Mamić si becca il rosso diretto per un duro intervento da dietro ai danni di Lauge. In panchina il secondo portiere Pešić viene ammonito per proteste. La Croazia accusa il colpo e rotola nuovamente a -3 (10-7). Gidsel ha il braccio caldo e i campioni in carica provano la prima fuga (13-9) costringendo Sigurdsson a fermare il gioco. L’assenza in difesa di Mamić si fa sentire parecchio. Gidsel è come suo solito “on fire” ed è lui a fissare il 16-12 che manda le due squadre al riposo.

L’orgoglio non basta
La ripresa si apre con Kuzmanović e Green che disinnescano i rigori di Jakobsen e Glavaš. Danesi ora in fuga con Hansen e Pytlick per il +7 (20-13). La Croazia inizia a sfaldarsi e Jorgensen va a segno a porta vuota infiammando i propri tifosi (22-14). Da lì a poco arriva il +10 (24-14) firmato da Gidsel, of course. Šoštarić dai sette metri fa 24-15 e Nikolaj Jakobsen… chiama time-out!? Gidsel è un cecchino (8/8 in attacco), ma i suoi gol non scoraggiano minimamente i tifosi croati che proseguono il loro show sugli spalti. I ragazzi di Sigurdsson provano allora a metterci l’orgoglio (25-17) e a restare sotto i dieci gol di differenza. Gli ultimi dieci minuti sono ordinaria amministrazione per la Danimarca, che tira un po’ i remi in barca permettendo agli avversari di avvicinarsi. Nel finale si “accende” Šoštarić, che con due gol uno dietro l’altro riporta i suoi a -5 (28-23) quando mancano cinque minuti alla fine. Ma contro la Danimarca una rimonta simil Ungheria è pura utopia. E infatti i nordici non si scompongono e chiudono i conti sul 32-26 finale. A segnare l’ultimo gol della partita è stato Duvnjak, all’ultima recita con la maglia della nazionale, così come Karačić. I migliori nelle file croate sono stati Martinović e Šoštarić, rispettivamente con 6 e 5 centri, mentre a trascinare la Danimarca sono stati Gidsel, top scorer della serata con 10 reti, e il portiere Nielsen che ha neutralizzato 13 conclusioni avversarie.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.