Milanović: «Italia, una volta nemica e oggi amica»

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Milanović: «Italia, una volta nemica e oggi amica»

Il presidente della Repubblica e comandante in capo delle Forze armate, Zoran Milanović, ha partecipato alla celebrazione della Giornata della Marina croata e del 33º anniversario della sua fondazione a Spalato, dove ha sottolineato l’importanza della difesa. Il capo dello Stato ha detto che “ogni Paese ha il cielo, ma non il mare, e soprattutto non ha un mare e una costa così lunghi. Ci sono diversi Stati costieri sull’Adriatico, ma due sono grandi, cioè l’Italia, nostro vicino storico e alleato, una volta nemico e oggi amico, e la Croazia, che ha più di mille chilometri di coste”.
“È qualcosa che deve essere preservato e custodito, in senso reale, materiale, ma anche spirituale. Bisogna prenderci cura della Marina croata perché per noi non è certamente meno importante dell’Aeronautica. Sono passati nove anni da quando sono stati firmati i contratti per la costruzione di cinque navi della per la Guardia costiera. Questo è ancora in sospeso. È importante che questo venga portato a termine, che la Marina e la Guardia costiera croate ricevano cinque navi che rappresentano la nostra identità e che sono anche navi da guerra, non solo identità. Per la nostra identità, un giorno avremo bisogno di una corvetta con la quale potremo uscire in mare aperto per far vedere la bandiera croata. Credo profondamente che lo Stato croato possa permetterselo”, ha evidenziato Zoran Milanović.
“Dobbiamo essere consapevoli di ciò che siamo e di ciò che abbiamo. Ecco perché accolgo con favore l’investimento nell’Esercito croato, chiedo un approccio pianificato agli acquisti e alle ristrutturazioni per sapere in anticipo cosa verrà fatto e quando qualcosa verrà ristrutturato Non bisogna procedere ad acquisti senza un’analisi attenta e dettagliata, perché il denaro non è mai abbastanza”, ha affermato ancora il presidente Milanović. Secondo lui la questione fondamentale non è se verrà stanziato per la difesa il 2, il 3 o l’1 p.c. del PIL, in linea con lo standard imposto con insistenza nella NATO, ma cosa si può comprare con quei soldi. Milanović ha anche sottolineato che è importante sviluppare la produzione in Croazia e che se il Paese è in grado di produrre pattugliatori, allora è anche in grado di produrre munizioni e alcuni tipi di artiglieria. “Altrimenti dipendiamo dagli altri, e la storia ce lo ha insegnato, ci insegna e ci ricorda che dobbiamo prenderci cura di noi stessi”, ha concluso.

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