Migranti. Slovenia e Croazia. Arrestate decine di passeur

Sono una ventina le persone finite dietro le sbarre nei due Paesi, attraverso i quali le organizzazioni criminali cercano di far arrivare gli immigrati in Italia

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Migranti. Slovenia e Croazia. Arrestate decine di passeur

Dieci persone in Slovenia e 13 in Croazia sono finite dietro alle sbarre con l’accusa di traffico illegale di migranti. Si tratta di due azioni distinte, ma che dimostrano la decisione delle forze dell’ordine di inasprire i controlli contro i passeur, che nell’ultimo periodo sono particolarmente attivi. “I membri del gruppo, la cui età va dai 22 ai 37, organizzavano e gestivano una vasta organizzazione criminale internazionale che si occupava di trasporto dei migranti dal territorio croato a quello italiano, attraverso la Slovenia”, ha spiegato la Polizia di Celje. In base alle indagini, la parte slovena del gruppo ha trasferito dalla Croazia e dalla Slovenia in Italia 279 migranti, nella maggior parte provenienti da Iraq, Iran, Pakistan, Afghanistan, India e Cina. Gli autisti venivano pagati tra i 250 e i 500 euro a tratta, mentre il prezzo del trasporto dalla Croazia in Italia per gli immigrati ammontava a 2.000 euro, e in alcuni casi la cifra era anche più alta. Secondo la Direzione della Polizia slovena, nell’ultimo periodo si sono verificati sempre più casi in cui in un veicolo venivano trasportati dieci e più migranti alla volta. Così, nell’ultimo mese gli agenti hanno scoperto alcuni furgoncini in cui venivano stipati addirittura 47 migranti. Nel tentativo di porre fine a quest’attività illegale, la Polizia slovena sta facendo uso di tutte le attrezzature a propria disposizione, come elicotteri, droni e sistemi di videosorveglianza. Nell’Ufficio dell’USKOK di Fiume, intanto, gli agenti hanno accompagnato 13 persone sospettate di appartenere a un’organizzazione dedita al traffico illegale di migranti. Si tratta di un’organizzazione che dal dicembre 2018 all’agosto di quest’anno ha organizzato il traffico di migranti dalla Bosnia ed Erzegovina, in Croazia e poi in Slovenia. Il traffico è avvenuto sui territori della Regione litoraneo-montana, dell’Istria e della Regione di Brod e della Posavina, al confine con la Bosnia. La Questura istriana ritiene che l’organizzazione abbia consentito il varco illegale dei confini ad almeno un centinaio di migranti. Ogni persona per arrivare a destinazione pagava dai 100 ai 1.000 euro. In base a un calcolo approssimativo, l’organizzazione avrebbe guadagnato circa 700mila kune (100.00 euro) , anche se in base ad altre stime potrebbero essere molti di più…

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