Media elettronici: stop al linguaggio dell’odio

Il ministro della Cultura, Nina Obuljen Koržinek, chiede responsabilità

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Media elettronici: stop al linguaggio dell’odio

Con la nuova Legge sui media elettronici verrà definita con maggiore precisione le responsabilità dei redattori non solo per i testi firmati e pubblicati sui portali web, ma anche per quello che compare sotto all’articolo stesso dai fruitori di Internet. Lo ha detto il ministro della Cultura Nina Obuljen Koržinek ieri a Zagabria interpellata dai giornalisti. Ha sottolineato come la Legge in parola (che verrà inviata al Sabor) sia stata sottoposta a dibattito pubblico lo scorso marzo e sia stata proposta in collaborazione con le varie case editrici. “Particolare attenzione viene rivolta alle pubblicazioni elettroniche e soprattutto quando si ha a che fare con il linguaggio dell’odio e con contenuti inappropriati che si trovano sotto al testo pubblicato”, ha spiegato il ministro.
“In base alla nuova legge i giornalisti praticheranno l’autocensura?”, hanno chiesto i rappresentanti dei mass media al ministro. “Parliamo di responsabilità per quello che viene pubblicato nello spazio pubblico. I giornalisti che pubblicano i propri testi non vengono censurati se presentano una data notizia attenendosi alle norme vigenti. E i redattori dovranno essere pure responsabili di quanto viene pubblicato dagli utenti, ossia dai cittadini, sui loro portali web. Tutto dovrà essere conforme ai criteri contenuti nella Legge sui media elettronici”, ha rilevato Nina Obuljen Koržinek.
Il giro di vite che il governo vuole imporre nel caso dei media elettronici ha preoccupato non poco i diversi portali che in questi anni si sono sbizzarriti in fatto di commenti, in particolare da parte dei lettori, non sempre… ortodossi. Ora l’Esecutivo vuole sviluppare anche sul Web la cultura della tolleranza.

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