“Lunedì, 11 novembre 2024, dopo oltre 5 mesi, è stata attuata la decisione del Ministero degli Interni della Repubblica di Slovenia ed è stata ripristinata la rappresentanza legale dell’Unione Italiana con sede a Capodistria antecedente al 9 febbraio 2024. Decadono, pertanto, tutte le decisioni accolte dalla Consulta nella riunione del 9 gennaio 2024, compresa la nomina del Comitato dei Garanti, d’Appello e di Controllo”. Lo ha sottolineato in una nota il presidente e coordinatore dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul.
Nella nota si rileva che “il Ministero degli Interni della Repubblica di Slovenia ha annullato la Decisione del 9 febbraio 2024 dell’Unità Amministrativa di Capodistria con la quale aveva registrato Astrid Del Ben quale coordinatrice dell’Unione Italiana con sede a Capodistria. Il Ministero degli Interni della Slovenia, infatti, con la Decisione del 3 giugno e del 14 agosto 2024, ha accettato i ricorsi presentati dalle consigliere dell’Assemblea e della Consulta, Nerina Bertoch, di Ancarano e Liana Vincoletto, di Bertocchi e dal presidente dell’UI ed ha certificato che la riunione dei membri della Consulta dell’UI con sede a Capodistria e dell’Assemblea dell’Unione Italiana di Fiume (Dyego Tuljak, membro della Giunta esecutiva dell’UI e presidente dell’Associazione dei giovani CNI; Daniela Ipsa e Alex Zigante, di Pirano; Robi Štule, membro del Comitato per lo Statuto e il Regolamento dell’Assemblea dell’UI e presidente della Comunità degli Italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola; Jan Pulin di Isola, vicepresidente della CAN di Isola e segretario della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola; Gianfranco Stancich, di Capodistria, membro del Comitato dei Garanti, d’Appello e di Controllo dell’UI di Fiume e Gianfranco Kozlovič di Crevatini), del 9 gennaio 2024, non si è tenuta nel rispetto dello Statuto dell’Unione Italiana di Capodistria e della Legge sulle associazioni in vigore in Slovenia”.
«Arrecato grave danno»
Con la loro azione – ha rilevato nella nota Maurizio Tremul – i 7 membri della Consulta e dell’Assemblea dell’Unione Italiana hanno creato uno stallo istituzionale della massima organizzazione unitaria della CNI, arrecando un grave danno all’Unione Italiana, sia d’immagine, sia di sostanza. “Inoltre, l’Unione Italiana a Capodistria e i suoi dipendenti, sono stati destinatari, in questi mesi, di una ingiustificata campagna denigratoria e diffamatoria creando un clima operativo estremamente pesante. Ai miei colleghi di lavoro va la mia piena solidarietà. Andranno accertate, quindi, le responsabilità di chi, in maniera occulta o palese, con le proprie scelte, ha contribuito a creare questa insostenibile situazione che mette in discussione l’unitarietà dell’Unione Italiana e della nostra Comunità Nazionale”, ha sottolineato il presidente dell’UI.
Unitarietà e divisioni
Maurizio Tremul ha ringraziato nella nota le consigliere Liana Vincoletto di Bertocchi e Maia Nerina Bertoch di Ancarano che, “nonostante le pressioni e gli attacchi di cui sono state oggetto, hanno difeso i valori unitari fondanti dell’UI e della CNI”. Il presidente dell’UI ha ringraziato altresì “tutti coloro che in questo frangente hanno difeso l’unitarietà della CNI e dell’UI: le Comunità degli Italiani e i loro soci che l’hanno sostenuta (in particolare le CI di Bertocchi e Lussinpiccolo), i numerosi consiglieri dell’Assemblea dell’Unione Italiana, i tanti connazionali e la nostra società civile autoorganizzatasi in gruppi d’opinione”.
Il presidente dell’Unione Italiana, infine, ha auspicato nella nota che “quanto accaduto quest’anno sia di monito a tutti coloro che hanno intrapreso la strada della divisione e del conflitto per motivi, a mio dire, strettamente personali e che nelle prossime settimane o mesi si ripristini il rispetto della volontà dei nostri connazionali che nel luglio del 2022 hanno unitariamente eletto i propri rappresentanti nell’UI”.
Passaggio delle consegne
Dal punto di vista eminentemente formale da rilevare che lunedì pomeriggio Maurizio Tremul è stato iscritto all’AJPES, l’Agenzia della Repubblica di Slovenia per gli atti e i servizi giuridici pubblici, quale coordinatore dell’UI di Capodistria. In questi giorni dovrebbe avere luogo pertanto il passaggio delle consegne tra la precedente coordinatrice Astrid Del Ben e il vecchio nuovo coordinatore dell’Unione Italiana in Slovenia. Astrid Del Ben ha la possibilità di presentare ricorso per cui è possibile che a dirimere la questione siano le istanze giudiziarie. Esiste, dunque, in teoria il rischio di assistere a una classica storia infinita.
Astrid Del Ben: l’iter prosegue
Astrid Del Ben ci ha dichiarato a questo proposito che l’iscrizione di Maurizio Tremul all’AJPES è la naturale conseguenza delle procedure di ricorso che sono in atto e che sono previste dalla legge. In base alla normativa sulle procedure amministrative della Repubblica di Slovenia “il mio incarico presso l’Unione Italiana è stato temporaneamente revocato fino alla conclusione della procedura portata avanti comunque dal Ministero all’Unità amministrativa di Capodistria. La nota diffusa dal presidente dell’UI si impernia sulla delibera del Ministero degli Interni della Repubblica di Slovenia, non dell’Unità amministrativa capodistriana che deve concludere effettivamente il procedimento. Gli accertamenti e la procedura di ricorso sono ancora in fase di attuazione da parte dell’Unità amministrativa, per cui non si è ancora giunti alla conclusione dell’iter. Per il momento non ho ancora ricevuto alcuna delibera: quando la procedura sarà conclusa in via definitiva diramerò un comunicato”, ha sottolineato Astrid Del Ben, che ha preferito astenersi dal commentare la nota diffusa dal presidente dell’Unione Italiana, limitandosi a dire che quelle di Maurizio Tremul “sono dichiarazioni sue, rilasciate sotto la sua responsabilità”.
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