La dott.ssa Alemka Markotić, direttrice della Clinica per le malattie infettive “Dr. Fran Mihaljević” di Zagabria e membro della task force nazionale, ha detto non senza suscitare clamore, che non c’è motivo per cui dubitare del vaccino russo, lo Sputnik V e di quello cinese di Sinopharm, perché questi “sono Paesi che hanno un alto livello di tecnologia”. Il vaccino è stato autorizzato da Pechino per l’emergenza a luglio dello scorso anno ed è stato somministrato in milioni di dosi. Il farmaco russo anti-Covid Sputnik V, invece, presenterebbe un tasso di efficacia nella formazione dell’immunità cellulare al coronavirus vicina al 100%. Ad affermarlo è Daria Egorova, ricercatrice ed esperta di ingegneria genetica presso l’Istituto Gamaleya di Novosibirsk.
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