Lutto nella politica croata: è scomparso l’europarlamentare Predrag Fred Matić

Il veterano di guerra è morto all'età di 62 anni

0
Lutto nella politica croata: è scomparso l’europarlamentare Predrag Fred Matić

È giunta oggi, venerdì 23 agosto, la triste notizia della scomparsa di Predrag Fred Matić, europarlamentare croato, all’età di 62 anni. Matić è stato un figura di spicco nel panorama politico e militare croato: veterano della guerra d’indipendenza, ex ministro dei veterani, deputato al Sabor (il Parlamento croato) e rappresentante della Croazia al Parlamento europeo.

Nato il 2 giugno 1962 a Požega, Matić ha completato gli studi elementari e superiori a Vukovar, prima di ottenere un diploma presso la Facoltà di Pedagogia a Osijek, qualificandosi come insegnante di scuola primaria.

Matić è stato un volontario nella guerra d’indipendenza e ha subito gravi conseguenze durante il conflitto. Dopo aver partecipato attivamente alla difesa di Vukovar, fu catturato e detenuto per nove mesi in tre diversi campi di concentramento serbi. Per il suo eroismo e i meriti acquisiti nella difesa della patria, gli furono conferite nove tra le più alte onorificenze e medaglie statali, oltre a numerosi elogi e riconoscimenti. È stato congedato con il grado di colonnello brigadiere (sorta di gradino intermedio fra gli ufficiali superiori e gli ufficiali generali, identificato nella nomenclatura della Nato con il codice OF-5) dell’Esercito croato.

Dopo la guerra, Matić ha prestato servizio presso il Gabinetto del capo di Stato maggiore delle Forze armate della Repubblica di Croazia, ricoprendo i ruoli di capo dell’Ufficio Affari generali e portavoce del capo di Stato maggiore dal 1994 al 1998. È stato inoltre il primo capo di gabinetto del ministero dei Veterani di guerra dal 1998 al 2000.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display