Lunedì scatta il primo Censimento digitale

Conferenza stampa sul rilevamento 2021. Ai cittadini offerta l’opportunità d’autocensirsi

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Lunedì scatta il primo Censimento digitale

Il conto alla rovescia sta per concludersi. Lunedì prossimo prenderà il via il Censimento della popolazione, dei nuclei familiari e delle abitazioni, che fisserà la situazione in Croazia alla mezzanotte dello scorso 31 agosto. Quello del 2021 sarà il primo censimento digitale condotto nel Paese. Si distinguerà da quelli precedenti perché introdurrà l’opzione dell’autocensimento (modalità CAWI). Quest’ultimo potrà essere eseguito con l’ausilio del servizio e-Građani (e-Cittadini) anche da una sola persona per l’intera famiglia.

 

La prima fase del Censimento 2021, ossia la modalità CAWI durerà dal 13 al 26 settembre 2021. La seconda (CAPI) si svolgerà dal 27 settembre al 17 ottobre con il classico sistema dell’intervista porta a porta condotta da un rilevatore. Anche in questo caso i dati saranno registrati in modalità paperless, ossia sui computer portatili forniti ai 7.911 rilevatori ingaggiati dal DZS. “Questo è il primo censimento digitale. Abbiamo abbandonato i moduli cartacei. Ai cittadini è stata offerta l’opportunità d’autocensirsi, e non solo sé stessi, bensì anche tutti i membri della loro famiglia”, ha detto ieri la direttrice dell’Istituto statale di statistica (DZS), Lidija Brković, nel corso di una conferenza stampa alla quale è intervenuto pure il segretario di Stato, Bernard Gršić, titolare dell’Ufficio centrale dello Stato per lo sviluppo della società digitale. Gršić ha osservato che attualmente in Croazia sono circa 1,4 milioni le persone registrate nel sistema e-Cittadini.

Operazioni semplificate

Per semplificare le operazioni d’autocensimento, quando tale compito è affidato a un solo membro della famiglia il consiglio è quello di fornire anticipatamente al medesimo le generalità quali il numero d’identificazione personale (OIB) o le informazioni relative all’impiego di ciascun membro del nucleo familiare. Per rispondere a tutte le domande del questionario (la versione in lingua italiana è disponibile sul sito https://popis2021.hr/) s’impiegheranno mediamente una ventina di minuti. “Nessuna persona dovrà rispondere a tutte le domande. Un pensionato o uno studente, ad esempio, non forniranno i dati relativi al loro impiego. Chi non ha cambiato località di residenza, a sua volta, non dovrà rispondere alle domande relative alle migrazioni”, ha puntualizzato il coordinatore generale del Censimento 2021, Damir Plesac. I cittadini che opteranno per l’autocensimento una volta completata l’operazione vedranno apparire sullo schermo del loro computer (tablet o telefonino) un codice che dovranno salvare e custodire fino alla seconda fase del Censimento 2021, quando lo dovranno fornire ai rilevatori.

Rilevatori con il green pass

Considerata l’emergenza connessa alla pandemia da Covid-19 a tutti i rilevatori è stato raccomandato di munirsi del green pass. Ad ogni modo dovranno attenersi alle disposizioni antiepidemiche, ovvero indossare le mascherine sul volto e mantenersi a una distanza adeguata dalle persone con le quali dovranno interagire e laddove possibile censire i dati all’aperto (cortili, terrazzi, corridoi…). I rilevatori saranno muniti di un accredito e dovranno indossare una maglietta con il logo del Censimento 2021

I costi del Censimento, nel quale saranno coinvolte complessivamente 9.500 persone (oltre ai 7.911 rilevatori vanno conteggiati anche i loro controllori e coordinatori), sono stati stimati a 177 milioni di kune. Tuttavia, l’ammontare complessivo dell’investimento dipenderà da diversi fattori; innanzitutto dal numero dei cittadini che usufruiranno dell’opzione dell’autocensimento. Più persone compileranno autonomamente i questionari, minore sarà la spesa per la retribuzione dei rilevatori (i loro compensi dipenderanno del numero delle persone censite).

Una complessa ricerca

Il censimento è la più vasta e complessa ricerca statistica condotta a livello nazionale e solitamente viene ripetuto ogni 10 anni. Tra le 38 domande del Censimento 2021 figureranno anche quella sull’appartenenza nazionale (etnica), sulla madrelingua e sull’eventuale doppia cittadinanza. Ai sensi dell’ordinamento croato la dichiarazione dei cittadini al censimento è libera. I dati che saranno raccolti nell’ambito del Censimento 2021 sono confidenziali, saranno coperti dal segreto d’ufficio e saranno elaborati esclusivamente cumulativamente ai sensi della Legge sulla statistica ufficiale.

CNI. Fare fronte comune

Sul sito dell’Unione Italiana sono disponibili diversi materiali informativi, a breve andranno in onda spot pubblicitari e sulle principali strade saranno affissi manifesti jumbo, pubblicità tese a sollecitare il senso d’appartenenza dei connazionali, ossia a spronarli a dichiararsi italiani al Censimento 2021. Perché, come sottolineato dal presidente dell’UI, Maruzio Tremul, ieri l’altro a Umago, durante la XV Seduta ordinaria dell’Assemblea dell’UI, la Comunità Nazionale Italiana deve fare fronte comune. “Ne va del futuro della CNI. Anche perché – come ha dichiarato Tremul – tutti, in tutte le stanze da Trieste a Roma, a Lubiana e Zagabria, guardano ai risultati del rilevamento”.

In base alla legislazione croata diversi dei diritti di cui godono le minoranze dipendono dai dati del rilevamento della popolazione, ovvero dal numero degli appartenenti alle singole etnie. Nel caso della CNI il grosso dei diritti è sancito da Leggi, Statuti delle autonomie locali e regionali e accordi internazionali. Ciononostante l’esito del rilevamento della popolazione è tutt’altro che ininfluente. Ecco perché l’Unione Italiana e le altre istituzioni dell’etnia si sono impegnate già da tempo in questa direzione.

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