Lubiana. I vertici UPT con l’Ambasciatore Campanile

Presente all’incontro pure il deputato CNI Felice Žiža. Numerosi i temi affrontati

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Lubiana. I vertici UPT con l’Ambasciatore Campanile

Ieri il presidente dell’Università Popolare di Trieste, Emilio Fatovic, è stato ricevuto dall’’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, Carlo Campanile. Come rilevato in un comunicato dell’UPT pervenuto in redazione all’incontro erano presenti il segretario generale dell’UPT, Fabrizio Somma, e il deputato al seggio specifico della Comunità Nazionale Italiana alla Camera di Stato di Lubiana, Felice Žiža. Tanti sono stati gli argomenti trattati e discussi, in questo primo incontro in presenza a Lubiana.
Alla fine dell’emergenza Covid-19, si evidenzia nella nota diffusa dall’UPT, “si spera in una ripresa delle attività dell’Università Popolare di Trieste a favore della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia, grazie agli strumenti che il MAECI, attraverso l’Ente, mette a disposizione per conservare, tutelare, valorizzare e promuovere l’identità linguistica, culturale e nazionale degli appartenenti alla CNI autoctoni, che vivono nei territori dell’ex Jugoslavia”.
Durante l’incontro, si sottolinea ancora nel comunicato, “è stato inoltre approfondito un argomento molto sentito dai rappresentanti politici della CNI in Slovenia, che è quello di una partecipazione inclusiva e attiva tra tutte le Istituzioni rappresentative della Comunità Italiana in Slovenia, Croazia e Montenegro con il MAECI, con la Regione FVG e con la stessa UPT, proprio per rafforzare e consolidare l’unitarietà di tutti gli appartenenti alla Comunità italiana, di tutte le Associazioni e le Istituzioni che li rappresentano nei tre Paesi, ritenendo che solo una rappresentanza proattiva, partecipativa ed inclusiva, potrà ulteriormente rafforzare l’unitarietà della CNI”.
Un altro punto in discussione, come si evidenzia nella nota diramata dall’Ente morale triestino, “è stato il sistema di educazione e istruzione delle Scuole di ogni ordine e grado di lingua italiana, con l’identificazione di tutti i quadri già formati negli anni passati e di quelli in futuro necessari per sopperire alle carenze di organico di docenti, registrate a ogni inizio di anno scolastico. In modo particolare si è valutata la situazione di aggiornamento e formazione del personale docente che, per mantenere la lingua e la cultura identitaria, dovrebbe avvenire in maniera prevalente e sistematica, presso le Istituzioni scolastiche in lingua italiana in Slovenia, comprendendo anche gli studi universitari e promuovendo le sedi universitarie in lingua italiana in Istria e in Italia. Le borse di studio erogate dovrebbero seguire esclusivamente questa logica, per la formazione del nostro quadro docenti, riprendendo la finalizzazione all’inserimento nelle scuole comunitarie.
Da incoraggiare anche la formazione di altri quadri, giornalistici, legali, scientifici e medici, che dovrebbero essere indirizzati presso sedi universitarie di lingua italiana in Slovenia o in Italia, privilegiando così le competenze linguistiche che si acquisiscono negli studi compiuti nella propria lingua madre”. Nella nota si rileva pure che “qualora ci fosse una carenza di personale docente di madre lingua italiana, l’Università Popolare di Trieste, nelle figure del presidente e del segretario generale, in quest’occasione, hanno confermato la piena disponibilità logistica e finanziaria per collaborare, assicurando l’eventuale presenza di personale docente proveniente dall’Italia. L’insegnamento della e nella lingua italiana è di fondamentale importanza per le future generazioni e per il mantenimento e la tutela delle radici degli appartenenti alla CNI e il recente insediamento del Consulente pedagogico italiano, prof. Arturo Campanella, è il significato dell’attenzione posta dal governo italiano”.
Sempre durante l’incontro, come si evidenzia nel comunicato dell’UPT, “si è discusso inoltre delle sfide che la CNI in Slovenia sta affrontando per superare nel prossimo futuro e risolvere definitivamente il depauperamento oramai decennale dei quadri, dei finanziamenti e delle trasmissioni radiotelevisive di RTV Capodistria, che fortunatamente hanno visto sì un’inversione di rotta negli ultimi due anni, ma che devono ancora essere consolidate per poter operare in tranquillità, stabilità, autonomia e soprattutto con un’indipendenza finanziaria, grazie anche alla partecipazione e all’aiuto delle Istituzioni governative italiane.
Si è parlato anche di un maggior impegno nella valutazione delle schede progettuali dei prossimi anni finanziari nei Comitati di Coordinamento. In conclusione, l’auspicio di tutti di una puntuale e periodica riunione di aggiornamento, nella condivisione dell’importanza di tutte le attività a favore della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia”.

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