«L’Italia è stata una lezione. In Croazia non mi sento sicura»

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«L’Italia è stata una lezione. In Croazia non mi sento sicura»

“L’Italia è stata una lezione per tutto il mondo. Non aspettiamo l’ultimo momento: vaccinatevi”. È questo l’appello lanciato da Nela Sršen, dottoressa croata da anni al lavoro all’ospedale di Padova. “L’inizio della pandemia è stata una esperienza molto pesante, però abbiamo imparato tantissimo e abbiamo cambiato moltissimo, sia il modo di comportarci che la mentalità, spero nel verso positivo”, ha aggiunto Sršen ai micronfi della Tv nazionale (Hrt), ricordando come negli ospedali italiani i controlli dei green pass sono frequenti e severi. “Dopo l’introduzione del certificato verde la percentuale delle vaccinazione è cresciuto e ora in Italia l’82% dei cittadini è immunizzato. Questo è stato anche l’obiettivo dell’estensione del green pass a tutta la popolazione lavorativa. Se l’anno scorso il tasso di vaccinazione fosse stato così alto in Italia, non avremmo avuto tanti morti e non avremmo permesso al virus di sopravvivere e di mutare in continuazione”.
Sršen ha poi commentato l’impennata dei contagi in Croazia: “Ho trascorso il weekend in Croazia e devo dire che è una splendida sensazione vivere senza restrizioni e green pass. Ma voglio raccontare un aneddoto: sono entrata in un ristorante e mi sono resa conto che la mia libertà è stata messa in pericola, la mia libertà di rispettare le misure restrittive, di rispettare gli altri. Se entro in uno spazio chiuso non possono essere tranquilla se penso che attorno a me ci sono molto persone che non sono vaccinate. Perciò, non mi sentivo a mio agio e ho chiesto ai miei amici di uscire dal locale”, ha concluso la dottoressa Nela Sršen.

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