Resta alta la preoccupazione per quanto riguarda la situazione siccità in Istria per i prossimi giorni e per l’intero periodo estivo. Lo ha spiegato ieri il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, che ha annunciato che “entro breve saremo molto probabilmente costretti ad adottare provvedimenti restrittivi per la limitazione dell’uso dell’acqua potabile”.

“Monitoriamo con attenzione la situazione, che è tutt’altro che buona”, ha commentato lo zupano, che nel prosieguo ha rilevato che viviamo uno stato di siccità dovuto al calo drastico delle piogge. Un problema che l’Istria condivide con parte del litorale sloveno e l’Italia settentrionale, dove la maggior parte delle regioni ha già adottato misure di limitazione degli usi dell’acqua per finalità diverse da quelle potabili e produttive. “Se anche in Istria saremo costretti ad adottare misure simili, dovremo stilare una lista delle priorità”. Così Miletić, che ha poi rilevato che, verosimilmente, potrebbero essere vietati il lavaggio delle auto, l’irrigazione delle aree pubbliche e l’innaffiamento dei giardini. Il presidente della Regione ha quindi dichiarato che le misure restrittive non riguarderanno di certo i terreni agricoli. Nonostante la situazione del bacino di accumulo di Bottonega sia migliore rispetto a quella registrata nel 2012 (anno in cui, lo ricordiamo, la siccità era stata tale da costringere chi di dovere a predisporre il razionamento del consumo dell’acqua), lo zupano ha comunque auspicato un nuovo incontro a breve con i vertici degli enti idrici locali per discutere del problema e trovare le soluzioni più adatte per superare questo periodo di prolungata siccità. “È indispensabile assicurare il fabbisogno minimo di acqua per gli usi igienici e alimentari a tutti i nostri cittadini e ai tantissimi ospiti”, ha concluso Miletić.