
Dopo una lunga attesa, Iva Palmieri è finalmente arrivata a Fiume per ricoprire l’incarico di console generale d’Italia. Nei primi giorni ci sono già stati una serie di incontri ufficiali, come quello svoltosi venerdì alla Comunità degli Italiani di Fiume al quale hanno preso parte i rappresentati di molte istituzioni e associazioni della minoranza nazionale italiana, altri ne seguiranno nei prossimi giorni, con un’agenda estremamente ricca di impegni.
“Ho in programma di fare visita a tutte le Comunità degli Italiani. Mi organizzerò per aree geografiche, per rendermi conto di persona delle condizioni in cui si trovano ad operare e per ampliare le forme di collaborazione o di sostegno alle loro attività. Intendo incontrare anche l’Unione italiana e l’Università popolare di Trieste, che storicamente collabora in modo molto importante con questo territorio. Nel calendario di appuntamenti si sono già svolti gli incontri con le autorità locali quali il sindaco di Fiume e il vicepresidente della Regione litoraneo-montana, e c’è già stata pure una visita istituzionale a Spalato, dove assieme all’ambasciatore d’Italia a Zagabria siamo stati accolti dal sindaco. Spalato in passato è sede di un nostro Consolato e ora abbiamo un console onorario, anche perché la città è una destinazione turistica particolarmente apprezzata dai nostri connazionali. Infine vanno citati gli altri due incontri ad Abbazia con il sindaco e la Comunità degli Italiani, nonché la visita alla redazione de La Voce del popolo, senza scordare la partecipazione ad una riunione del Comites”, ha affermato Iva Palmieri.
Partenza ricca e intensa
Si tratta dunque di una partenza molto ricca e intensa, con il lavoro che si fa ancora più interessante se consideriamo che in meno di due mesi andranno in scena due appuntamenti molto importanti per tutta la rete consolare, quali la Settimana della lingua italiana nel mondo, che si tiene ogni anno nella terza settimana di ottobre, e la Settimana della cucina italiana nel mondo, in programma nel 2024 dal 16 al 22 novembre.

Settimana della lingua
“Stiamo già lavorando per mettere in campo alcuni eventi particolari. Per la Settimana della lingua c’è in programma un evento musicale, che stiamo ancora allestendo nei dettagli, ma possiamo dire sin da ora che vedrà la partecipazione di Mogol, uno dei nomi più rilevanti nel panorama della musica italiana e non solo. È un artista della parola e ha scritto anche tanti libri, oltre ad aver dato voce a tante canzoni scrivendo un po’ per tutti nel panorama musicale italiano. È dunque uno dei più eminenti in questo settore e sarà un ospite graditissimo”, ha rilevato Iva Palmieri.
Cucina, format innovativo
“Per quanto riguarda la cucina abbiamo pensato ad un format nuovo, che possa fornire una sorta di confronto tra la produzione culinaria di una Regione italiana con quella locale. Mi è venuto in mente, per tutta una serie di similitudini, di scegliere l’Umbria. Questa terra, come l’Istria, è nota per la produzione di vino e olio d’oliva, ma anche per la presenza del tartufo. Uniremo dunque una serie di degustazioni di prodotti tipici umbri e locali ad un immancabile momento musicale, che vedrà la partecipazione di Antonio Maggio, un cantautore pugliese che vine in Umbria, che ha vinto Sanremo giovani nel 2013 e con il quale abbiamo già avuto modo di collaborare in un progetto denominato Decantare, che consiste in una serata con degustazione di vini e accompagnamento musicale”, ha dichiarato la console generale.
Vicende storiche della CNI
Tutto questo lavoro in così poco tempo è possibile anche perché Iva Palmieri conosce già l’ambiente della CNI. “Essere a Fiume per me è una sorta di ritorno a casa, ho avuto modo di conoscere queste terre e apprezzarle già nel corso del mio precedente mandato a Capodistria, ma già prima quando ero in Belgio avevo avuto modo di incontrare alcune associazioni originarie di questi territori che mi avevano parlato delle vicende storiche della CNI e per questo motivo avevo deciso di candidarmi a Capodistria. In quell’occasione ho avuto modo di conoscere meglio questi territori, di apprezzarli e di appassionarmi, così quando ho saputo che c’era la possibilità di venire a Fiume mi sono candidata subito. Qui ho anche avuto il piacere di ritrovarmi con quello che era stato il mio ambasciatore all’epoca della Slovenia, così abbiamo ricostruito la squadra. Ho quindi una discreta conoscenza della realtà della Comunità Nazionale Italiana e di tutto quello che rappresenta in questi territori”, ha affermato Iva Palmieri.
Numerosi gli incarichi
Ricapitolando la sua carriera diplomatica, dal 2007 al 2009 è stata Consigliere ministeriale alle dirette dipendenze del Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie, con incarico di consulenza, studio e ricerca in materia consolare e partecipazione all’esercizio di riforma della legge consolare. Dal 15 settembre 2009 al 2 novembre 2014 ha ricoperto l’incarico di console generale d’Italia a Charleroi, in Belgio, mentre dal 3 novembre 2014 al 10 dicembre 2017 è stata console generale d’Italia a Capodistria. Successivamente ha ricoperto per 8 mesi la carica di Consigliere ministeriale con incarico dirigenziale di consulenza, ricerca e studio presso la Direzione Generale Italiani all’estero e Politiche migratorie. Dal 2018 al 2020 Iva Palmieri è stata Capo Ufficio III della Direzione Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche migratorie – con competenza in materia di servizi consolari, e particolarmente: cittadinanza, documenti di viaggio, legalizzazioni, funzioni notarili e volontaria giurisdizione, funzioni consolari in materia di navigazione marittima. Infine l’ultimo incarico prima di venire a Fiume, è stato quello di console generale a Valona, in Albania.

Le minoranze una ricchezza
“Nel quadro generale dell’Unione europea le minoranze sono sicuramente una ricchezza per il territorio e anche per questo a Bruxelles sono un motivo di attenzione particolare. Qualche giorno fa nel corso dell’incontro conoscitivo con il sindaco di Fiume abbiamo sottolineato questo, ribadendo la ricchezza di un territorio come questo, così multietnico e multiculturale, tale che ognuno di noi ha modo di imparare dagli altri. Ciascuna componente ha sempre qualcosa da trasmettere ed è così che si manifesta la ricchezza, imparando. Nello specifico in questo territorio ogni componente ha una sua visione di quello che dovrebbe essere il futuro e lo sviluppo dell’intera regione e in questo modo, con una creatività aggiuntiva, contribuisce al benessere collettivo. In modo particolare a Fiume si ha l’impressione che tutti siano proiettati a guardare verso il futuro”, ha sottolineato la console generale.
La Croazia molto interessante
“Nello specifico quello che si percepisce, sin dai primi giorni, è l’intensità dei rapporti tra Italia e Croazia, non solo per quanto riguarda la Comunità Nazionale Italiana, ma per tutta una serie di interessi economici fra Stati, come pure per una moltitudine di investitori italiani che stanno attraversando un periodo di grande mobilità, con lo sguardo rivolto ai mercati esteri in cerca di opportunità. L’Ambasciata sta facendo un grandissimo lavoro in questo ambito, sviluppando ulteriormente i rapporti bilaterali. In questo contesto la Croazia è estremamente interessante, sia perché si tratta di un mercato che è cresciuto enormemente, a partire dal settore turistico, sia perché è ancora in grado di attivare importanti capitali di investitori privati”, ha dichiarato Iva Palmieri.
Si è lavorato bene
Tutto questo avviene nel quadro generale di un contesto geopolitico dove l’Italia detta quelli che sono gli obiettivi generali nei riguardi della Croazia. “In realtà l’obiettivo di fondo è sempre quello di migliorare la qualità dei rapporti tra le rispettive autorità rappresentative, ossia tra la componente italiana e quella locale. L’Ambasciata sta svolgendo un lavoro molto importante in questo contesto, con un progressivo consolidamento dei rapporti e l’esplorazione di eventuali nuovi settori dove con la collaborazione si possa migliorare ulteriormente. A livello locale si nota subito che anche il Consolato generale ha lavorato molto bene negli anni. Appare evidente dall’atteggiamento estremamente amichevole riscontrato durante i primi incontri. Questo vuol dire che il Consolato generale ha lavorato positivamente ed è stato riconosciuto come un interlocutore affidabile. Mi trovo quindi a raccogliere un’eredità importante e sarà dunque una bella sfida proseguire e possibilmente anche migliorare le attività che svolgiamo”, ha concluso Iva Palmieri, alla quale non possiamo che augurare buon lavoro.
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