Capodistria oggi in Italia è nota principalmente per due motivi. Il primo è essere la città natale di Nazario Sauro. Il secondo è TV Capodistria. Così Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e collaboratore di Panorama (il quindicinale pubblicato a Fiume dall’Edit) ha iniziato la presentazione del libro “I pionieri – Le incredibili storie di una televisione di confine”, scritto da Sergio Tavčar per la Bottega Errante Edizioni (BEE) di Udine.

Il volume (ISBN 979-12-55670-39-1) ha visto la luce del sole nell’agosto scorso e narra in modo ironico l’epopea dell’emittente istriana dagli anni Settanta per arrivare all’era berlusconiana. Dai grandi nomi del giornalismo sportivo al racconto delle trasferte alle Olimpiadi o ai Mondiali: una serie di narrazioni e aneddoti dove si ride, ci si stupisce e si riscopre una memoria sportiva collettiva. “Sullo sfondo di questa storia – si legge ancora nella nota sul risvolto della copertina -, un confine, un paese poco prima della disgregazione, un mondo altro eppure a noi così vicino”.

L’incontro si è svolto lunedì (9 dicembre) sera nella sala per i matrimoni di Palazzo Pretorio alla presenza di Felice Ziza, deputato della CNI alla Camera di Stato del Parlamento di Lubiana, del Console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello, dei vicesindaci capodistriani Jasna Softić e Mario Steffè, del vicedirettore dell’Ente radiotelevisivo pubblico sloveno con delega per i programmi italiani David Runco, della caporedattrice responsabile di TV Capodistria, Monika Bertok, ma soprattutto di tanti colleghi e stimatori del lavoro di Tavčar.

(Il servizio completo lo potrete leggere sul numero di Panorama in uscita alla fine di questo mese).