«Lastovo», la parola ai testimoni

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«Lastovo», la parola ai testimoni
Foto: Ivo Cagalj/PIXSELL

Inquirenti al lavoro per appurare cosa sia accaduto domenica pomeriggio al molo traghetti di Lussinpiccolo dove era ormeggiato il ferry boat Lastovo della compagnia di navigazione Jadrolinija, con sede a Fiume, il cui portellone d’accesso all’improvviso ha ceduto schiacciando tre marittimi di 38, 54 e 58 anni, morti sul colpo, mentre un quarto (primo ufficiale di coperta) è rimasto ferito ed è stato ricoverato al Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia della Clinica di Chirurgia dell’ospedale di Sušak. Le sue condizioni di salute sono stabili.

Chi sono le vittime

A perdere la vita sono stati il capo della sala macchine Boško Kostović di 56 anni di Vinišće, una ventina di chilometri da Trogir (Traù) e due timonieri Marko Topić (38) di Solin (Salona) e Denis Šarić (54) di Zara che stavano effettuando dei controlli al portellone d’accesso del traghetto quando questo ha ceduto. I corpi dei tre marittimi sono stati traslati all’Istituto di medicina legale a Fiume dove sono stati sottoposti ad autopsia. È stato confermato che la morte è stata istantanea e che nessun intervento medico avrebbe potuto aiutarli. Ma che cosa è successo alle 15.10 di domenica sulla Lastovo? Come mai la rampa ha ceduto? Sono domande alle quali gli organi competenti devono dare una risposta.

Indagini in corso

Sono due le inchieste avviate: una della Procura di Stato e l’altra del Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture al fine di individuare e punire i responsabili. Non ci sono ancora risultati ufficiali delle indagini.

L’Agenzia per le indagini sugli incidenti del traffico aereo, marittimo e ferroviario, nel corso della giornata odierna, ha proseguito con il sopralluogo e ha interrogato i testimoni della tragedia avvenuta a Lussinpiccolo. Sarebbero otto le persone ascoltate oggi, 13 agosto mentre un’altra, a causa delle sue condizioni di salute, verrà interrogata successivamente. Lo ha dichiarato Alana Vukić, direttrice dell’Agenzia suddetta. “Si vedrà poi se ci sarà bisogno di interrogare altri testimoni. La bozza della relazione finale d’indagine relativa all’incidente verrà stesa entro la fine dell’anno”, ha affermato Vukić esprimendo cordoglio alle famiglie dei marittimi deceduti. Ha tenuto a sottolineare, inoltre, che l’Agenzia non stabilisce chi sia il colpevole e la responsabilità di un individuo ai fini di un procedimento penale, ma si occupa della prevenzione degli incidenti affinché simili tragedia non si ripetano in futuro e rilascia raccomandazioni di sicurezza.

“Rilasciamo una bozza del rapporto finale, che inviamo alle parti interessate, ad esempio alle famiglie delle vittime, all’azienda, a tutte le persone coinvolte nell’accaduto che successivamente possono inviarci obiezioni e osservazioni con prove pertinenti, che l’Agenzia prende in considerazione oppure non approva. Dopodiché viene pubblicato il rapporto finale, che viene reso pubblico”, ha detto Vukić.

Alana Vukić Foto: Roni Brmalj

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